Spagna, il Congresso imbocca il rettilineo finale della legislatura

MADRID — Dopo l’ultima curva della sosta invernale, arriva il rettilineo finale. Il Congresso dei deputati spagnolo è tornato oggi a pieno regime, mentre il Paese si avvicina sempre più a un doppio appuntamento cruciale con le urne, tra primavera e fine autunno. Di fatto, il periodo compreso tra ora e le elezioni regionali e comunali del 28 maggio sarà l’ultimo abile per raggiungere gli ultimi obiettivi di peso del governo ancora in sospeso in questo ultimo anno di legislatura, come fatto notare da El País in base a diverse fonti parlamentari. Animali, affitti, pensioni e gestione dell’ordine pubblico sono alcuni dei principali punti programmatici ancora non risolti.

Proprio nella seduta plenaria di questa settimana è prevista la discussione di una delle leggi su cui ancora ci sono discussioni in corso tra le due anime dell’attuale governo di coalizione, Partito Socialista e Unidas Podemos: si tratta della cosiddetta norma sul “benessere animale”, che vede le due formazioni contrapposte, secondo i media iberici, in particolare per quanto riguarda le regole concernenti i cani da caccia. Il destino di questo progetto di legge è tuttora ancora incerto.

Ma anche altre iniziative legislative rimangono al momento sul tavolo delle discussioni tra gruppi parlamentari. Uno degli ambiti di maggior urgenza sociale appare essere quello del mercato immobiliario e degli affitti, materia trattata in una proposta di legge che include potenziali limiti dei prezzi in alcune circostanze. Dopo esser stata approvata in Consiglio dei ministri oltre un anno fa, la norma è attualmente incagliata al Congresso.

Altra promessa dall’alto valore simbolico per la coalizione di governo è quella della riforma della cosiddetta “legge bavaglio”, promossa dal Partito Popolare nel 2015 e riguardante l’ambito dell’ordine pubblico. La norma regola diversi aspetti legati ai rapporti tra cittadini e polizia in ambiti come le manifestazioni di piazza, questioni su cui manca ancora un accordo solido tra le forze del governo e alcuni partner parlamentari abituali.

Un’altra questione ancora in sospeso riguarda la seconda parte della riforma delle pensioni su cui Madrid si è presa un impegno di fronte alle autorità europee. Su questo fronte è al lavoro il ministro della Previdenza Sociale José Luis Escrivá, occupato nella formulazione di un sistema pensionistico in grado di sopportare l’aumento di persone in questa situazione previso nei prossimi decenni.

Tecnicamente, l’attività del Congresso in questa legislatura non terminerà a maggio. Ma in molti, tra coloro che frequentano gli scranni del Parlamento, hanno ben chiaro che l’avvicinamento del periodo elettorale ridurrà progressivamente al minimo le possibilità di sigillare leggi di alto peso specifico nelle ultime settimane abili.

Redazione Madrid

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