Díaz: “Solo uniti eviteremo un governo del partito dell’odio”

MADRID — “Solo se ci mettiamo insieme eviteremo un governo del partito dell’odio”. È questo uno degli ultimi messaggi che Yolanda Díaz, vicepremier e ministra del Lavoro spagnola, ha lanciato alla platea di interessati al suo progetto politico Sumar. “Sumar è una chiave per avere una coalizione progressista nel nostro Paese”, ha detto oggi Díaz da Palma di Maiorca, “e vi chiedo di riflettere: se pensate di poter contribuire, fatevi avanti”. Dichiarazioni che assumono sempre più la forma di appelli più o meno velati al mondo del progressivo spagnolo per coalizzarsi in vista delle elezioni generali previste entro fine anno.

A Palma, Díaz ha partecipato all’ennesimo di una serie di incontri organizzati da Sumar negli ultimi mesi per favorire “l’ascolto” della cittadinanza in diverse parti della Spagna. E da lì, la vicepremier ha offerto alcune chiavi di lettura per decifrare le sue intenzioni riguardo al suo progetto, ancora non dichiarate esplicitamente in termini elettorali.

“Per evitare un governo dell’odio sono disposta a dare tutto”, ha detto, aggiungendo poi un riferimento che rende chiaro a chi si riferiva. “Io li conosco abbastanza bene. Ciò che stiamo vedendo in Castiglia e León è solo l’aperitivo di quello che può succedere a livello nazionale”, ha affermato. In quella regione sono all’esecutivo in coalizione il Partito Popolare e Vox. “Ciò che ci unisce è un progetto di Paese”, ha aggiunto Díaz, “abbiamo bisogno che facciate un passo avanti, e non importa la vostra provenienza o ciò che pensiamo.”

Stando a un articolo del quotidiano El País, che cita fonti interne a Sumar ed altri attori della sinistra spagnola, l’intenzione di Díaz è quella di arrivare a coalizzare “una quindicina di partiti” per ottenere rappresentanza in tutto il Paese. Tra queste formazioni, la vicepremier punta ad includere sia Podemos, sia formazioni di ambito territoriale.

Aspetti operativi come la definizione in dettaglio di queste possibili alleanze o la conformazione delle liste elettorali sono tuttavia aspetti su cui ancora ci sono diversi punti di incognita.

Redazione Madrid

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