PALERMO.- Ancora non si sono spente del tutto le fiamme che alle 22 dello scorso 14 gennaio hanno avvolto il traghetto La Superba della Gnv (Grandi Navi Veloci), ormeggiato sul molo Santa Lucia di Palermo e pronto a recarsi a Napoli.
Un boato seguito da una nuvola di fumo ha fatto dilagare il panico tra i 180 passeggeri che erano già a bordo. Per fortuna non ci sono stati né morti né feriti e tutte le persone sono state evacuate senza problemi e trasportate nell’hotel Ibis messo a disposizione dalla compagnia Gnv. I danni materiali, però, sembrerebbero considerevoli e in tanti temono di aver perso sia gli oggetti personali che le macchine.
Ingenti gli sforzi dei vigili del fuoco per spegnere le fiamme. Ben dieci squadre hanno partecipato all’operazione che richiede tempi lunghi in quanto, dopo aver placato le fiamme, è necessario procedere al raffreddamento dei locali per consentire l’accesso all’interno e valutare l’entità dei danni. L’incendio sarebbe scoppiato nella zona del garage e l’avrebbe provocato un autorimorchiatore.
Ora il traghetto rischia di affondare a causa dell’acqua accumulata al suo interno. È stata chiamata una impresa specializzata affinché i tecnici possano aprire un foro da cui far uscire l’acqua e di conseguenza raddrizzare l’imbarcazione che ha iniziato a inclinarsi verso prua.
Non è questo il primo incidente che coinvolge questa nave. Già nel 2009 un altro incendio, partito dalla sala macchine, era scoppiato mentre si trovava ormeggiata nel porto di Genova. Anche in quell’occasione i vigili del fuoco intervennero per domare le fiamme e le persone furono evacuate senza incidenti.
Nonostante il comprensibile malessere che circola tra i passeggeri che sono in attesa di sapere cosa resta dei loro averi sulla nave incendiata, c’è da rallegrarsi per il fatto che il rogo sia scoppiato, in entrambi i casi, quando il traghetto era ancora ormeggiato. Certamente diversa sarebbe la situazione se il tutto fosse accaduto durante la traversata.
