Spagna, inflazione al 5,7% a dicembre, ma prezzi degli alimenti alle stelle

Inflazione in aumento

MADRID — Il tasso di dicembre è il più basso d’Europa. Ma i prezzi degli alimenti sono ancora alle stelle. È ambivalente la lettura degli ultimi dati sull’andamento dell’inflazione nel 2022 pubblicati dall’Istituto Nazionale di Statistica (INE). Da un lato, si conferma la tendenza generale al ribasso, grazie alla quale ora la Spagna ha ora un tasso d’inflazione ai minimi nell’area UE (5,7%, o 5,5% in termini di indice armonizzato). Dall’altro, permangono le incertezze sulle prospettive future per i costi di molti beni di prima necessità (alimenti e bibite al 15,7%). In attesa di capire il possibile impatto della riduzione dell’IVA sugli alimenti introdotta pochi giorni fa dal governo proprio per puntare a una soluzione su questo fronte.

La riduzione dei prezzi di prodotti energetici e di servizi di trasporto, ambiti in cui sono stati applicati massicci interventi governativi non solo in Spagna, sono alla base della riduzione generale dell’inflazione, spiega l’INE: una tendenza che ha portato il tasso a scendere di ben 5,1 punti in cinque mesi.

Tuttavia, lo stesso fenomeno non si nota riflesso nell’indice relativo all’inflazione sottostante (che non tiene in conto alimenti freschi e prodotti energetici), salita dal 6,3% di novembre al 7,0% di dicembre.

E se si analizza il dettaglio, emergono cifre particolarmente significative: ad esempio, il prezzo dello zucchero è raddoppiato in un anno, quello dell’olio è cresciuto in media del 38,1%, il latte costa il 37,1% in più e le uova sono più care del 29,8%.

Diverse sono le letture per spiegare tale situazione emerse sui media nelle ultime ore. La vicepremier Yolanda Díaz, per esempio, ha puntato il dito contro le aziende del settore. “C’è qualcuno qui che continua a riempirsi di soldi”, ha dichiarato in un evento del sindacato UGT ripreso da diversi media. “Non possiamo permettere che le aziende continuino a gonfiare i propri utili a discapito dei salari”, ha aggiunto, sostenendo poi che “bisogna fare qualcosa”.

Non sono d’accordo gli esponenti di diverse categorie di produzione alimentare, spiega l’agenzia di stampa EFE: i principali fattori alla base dell’elevata inflazione, secondo questi agenti produttivi, sono gli alti costi di produzione e la riduzione dell’offerta, entrambi elementi provocati da diverse cause a seconda degli ambiti specifici.

Per il Partito Popolare, il problema principale è che il governo fa troppa “propaganda” e troppi pochi “fatti”. “Il governo arriva in ritardo e non applica un piano completo”, è la critica del vicesegretario popolare per l’economia Juan Bravo.

Redazione Madrid

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