Il giudice Llarena ritira a Puigdemont l’accusa di sedizione

Il leader catalano Carles Puigdemont.

MADRID — Primi effetti della riforma più controversa delle ultime settimane. E, subito, a esserne direttamente interessato è l’esponente più discusso del secessionismo catalano. Dopo l’entrata in vigore delle modifiche al codice penale spagnolo riguardanti “sedizione” e “malversazione, il giudice che segue la causa sul tentativo indipendentista del 2017 ha ritirato l’accusa per il primo di questi reati contro l’ex presidente regionale Carles Puigdemont, residente all’estero dall’autunno di quell’anno e ricercato in patria a partire da quel momento. Il magistrato Pablo Llarena ha però mantenuto in vigore contro di lui accuse per “malversarzione” e “disubbidienza”. L’ordine d’arresto internazionale emanato nei suoi confronti è stato sospeso, mentre resta valido un mandato di cattura nazionale. 

Che ci potessero essere novità sulla situazione giudiziaria di leader secessionisti catalani dopo la riforma promossa dai partiti del governo (Partito Socialista e Unidas Podemos) era già stato reso evidente sulla stampa spagnola da giorni. L’incognita principale era su quali specifici effetti sarebbero potuti emergere con l’entrata in vigore delle modifiche (avvenuta oggi stesso).

Llarena, chiamato a rivedere d’ufficio le decisioni prese in passato su Puigdemont, ha considerato in una risoluzione  che le condotte imputategli e tipificate in precedenza come casi di sedizione, reato ora sostituito da uno di “disordini pubblici aggravati”, sono state “depenalizzate” de facto dalla riforma. Motivo per cui l’accusa attribuita al leader catalano in precedenza ora non regge più. 

Tale considerazione porta a possibili novità sul fronte dell’ex ‘president’, che per anni è riuscito a sfuggire ai tribunali spagnoli rimanendo all’estero (principalmente in Belgio) ed evitando a più riprese l’estradizione richiesta dalla giustizia patria. Pur mantenendosi le accuse per malversazione e disubbidienza, la sua stessa difesa legale considera che lo scenario che potrebbe aprirglisi a partire da ora potrebbe essergli più favorevole. Il suo avvocato Gonzalo Boye, del resto, ha affermato proprio oggi alla radio catalana Rac1 che crede possibile un ritorno in patria del suo assistito nel corso del 2023. 

Llarena ha riesaminato anche le situazioni di altri politici catalani implicati nella causa per il cosiddetto ‘procés’ catalano nel 2017: si tratta di  Antonio Comín e Lluís Puig (nei confronti dei quali si mantiene l’accusa di malversazione) e Clara Ponsatí e Marta Rovira (ora accusate di disubbidienza). Tutti loro si erano trasferiti all’estero dopo i fatti del 2017.

Una volta ritirati i mandati di arresto internazionale emessi, il giudice Llarena valuterà l’eventuale emanazione di nuove disposizioni in questo senso, alla luce di possibili decisioni della giustizia europea, è stato reso noto oggi in un comunicato ufficiale.

L’entrata in vigore della riforma del codice penale spagnolo ha portato la giustizia del Paese iberico ad aprire un’analisi di diverse cause associate ai reati di sedizione e malversazione. Tra altre cose, ad esempio, verranno esaminati con le parti coinvolte possibili effetti della riforma sulle sentenze per cui politici come l’ex vicepresidente regionale catalano Oriol Junqueras sono stati condannati a pene di carcere (poi oggetto di indulto dal governo) e all’interdizione dai pubblici uffici (tuttora valida). 

Il governo, i cui partiti hanno accordato la riforma con il partito indipendentista catalano di Esquerra Republicana, è stato duramente criticato dall’opposizione per le modifiche del codice penale stabilite, con l’accusa di essere disposto a favorire il secessionismo. Il messaggio dell’esecutivo è che tali novità erano necessarie per “omologare” la legislazione penale spagnola a quella di altri Paesi Ue e che la politica scelta è di favorire la “convivenza” in Catalogna. Oggi, la portavoce del governo Isabel Rodríguez ha ricordato che Puigdemont continua ad avere conti in sospeso con la giustizia nazionale.

Redazione Madrid

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