Amarcord: quando il venezuelano “Chiquichagua” Marín portò a casa la maglia di Pelé

Nella foto d'archivio lo sosmos con Pelé in campo.
Nella foto d'archivio lo scatto in ricordo della partita Portuguesa-Cosmos con Pelé in campo.

CARACAS – Nel 1977 Edson Arantes Do Nacimiento meglio noto come Pelé organizzò una tournée per il suo addio al calcio giocato. A quei tempi, indossava la maglia del Cosmos, formazione del campionato statunitense. Una delle tappe fu in Venezuela dove il Cosmos affrontò il Portuguesa (una delle migliori squadre della Primera División negli anni ’70: 5 scudetti e 3 Coppe Venezuela).

La sede di quella sorta di match clou fu uno stadio Olímpico della UCV tutto esaurito. Si racconta un curioso episodio di quella partita: “O rey” al momento di effettuare una rimessa laterale sotto la tribuna principale non riusciva a rimettere in gioco la palla perché tutti i suoi compagni erano marcati. E allora cosa decise Pelé? Lanciare la palla sulla spalla di un avversario, sul rimbalzo riprese la sfera e lanciò un contropiede che per un pelo non finí in gol.

Ma a causa di questa giocata il calciatore brasiliano fu ammonito dall’arbitro Castro Lozada. Chinaglia non ci sta e per quasi 15 minuti si mise a litigare con il direttore di gara e poi propose di abbandonare il campo. La situazione nel rettangolo verde si placò, ma sugli spalti iniziarono gli insulti contro la mamma dell’arbitro.

Il fortunato calciatore che portò a casa l’ultima maglia indossata da Pelé come calciatore fu l’ex Deportivo Italia Carlos “chiquichagua” Marín

Per la cronaca la gara finí 1-1: il Cosmos sbloccò il risultato con una zuccata di Smith dopo un assist perfetto di Beckenbauer al 12esimo. Poi nella ripresa, al 57esimo, “El diablo” Peralta siglo l’1-1 con un colpo di testa.

(Fioravante De Simone/Redazione Caracas)

Lascia un commento