La campagna d’inverno del governo: lavoro, ong e sport

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con i Ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti Salvini, dell'Economia e delle Finanze Giorgetti, del Lavoro e delle Politiche sociali Calderone
Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con i Ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti Salvini, dell'Economia e delle Finanze Giorgetti, del Lavoro e delle Politiche sociali Calderone. (Ufficio Stampa Presidenza del Consiglio)

ROMA. – La riforma del fisco e quella delle pensioni. Un altro decreto armi. Nuove regole per le navi ong. E il tavolo sui ristori ai commercianti per l’uso del Pos. Il cantiere dei provvedimenti che potrebbero vedere la luce nel 2023 prende forma. Il governo ha già in testa molte iniziative e, una volta affossato il rischio di esercizio provvisorio con il via libera della legge di bilancio, è pronto a metterle a terra fin dai primi mesi del nuovo anno.

ECONOMIA. Lavoro, fisco ed energia sono i dossier più caldi. Dopo la stretta al reddito di cittadinanza, il ministero del lavoro ha già annunciato per la seconda metà di gennaio un decreto destinato ad avviare una riforma complessiva, che va dai centri per l’impiego all’attuazione del Pnrr sull’occupabilità. A gennaio parte anche il tavolo per la riforma delle pensioni. E dai primi mesi del 2023 riapre il cantiere delega fiscale. A marzo, invece, quando saranno esauriti gli aiuti contro il caro-energia, potrebbe arrivare una nuova ‘manovra’: il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti non la esclude, ricordando quanto accaduto già lo scorso anno, con il governo Draghi costretto ad intervenire con un decreto ogni tre mesi. Il cronoprogramma del Pnrr prevede anche l’attuazione della delega sulla concorrenza. E un altro dossier delicato è quello dell’ex Ilva, che potrebbe essere affrontato dal Consiglio dei ministri mercoledì.

GIUSTIZIA. La priorità va ai provvedimenti che hanno un impatto sulla crescita. Il ministro Carlo Nordio ha annunciato tra i primi atti a gennaio gli interventi contro la “paura della firma”. Il Guardasigilli ha promesso un dibattito in Parlamento al riguardo e il veicolo dovrebbe essere un disegno di legge di iniziativa governativa. Molti sindaci chiedono di intervenire sull’abuso d’ufficio, reato già modificato diverse volte negli ultimi anni, ma il cui perimetro – è la critica – sarebbe comunque ancora troppo elastico. Un’ipotesi potrebbe essere un intervento sull’abuso d’ufficio di vantaggio per lasciare l’abuso di danno. Il Guardasigilli ha già chiarito che a suo avviso il reato potrebbe anche essere abolito.

DIFESA. Tra i provvedimenti più attesi, c’è il decreto per il sesto invio di armi all’Ucraina. Il ministro Guido Crosetto non si è sbilanciato sui tempi. Ha però assicurato che l’iter sarà quello seguito dal governo Draghi: lista secretata e passaggio al Copasir. Gli invii potranno proseguire fino al 31 dicembre 2023. In un eventuale sesto decreto saranno compresi anche generatori e gruppi elettrogeni chiesti da Kiev per far fronte ai tagli di energia causati dalle bombe di Mosca.

INTERNI. Gli uffici del Viminale sono al lavoro per licenziare in tempi brevi il decreto che conterrà una stretta sui migranti, con gli arrivi via mare che quest’anno hanno superato quota 100mila. Le navi umanitarie – secondo la linea attesa – dovranno dirigersi subito verso il porto assegnato dopo il primo salvataggio; alle persone recuperate a bordo dovrà essere chiesto se intendano presentare domanda di protezione internazionale, affinché sia il Paese di bandiera della nave a farsi carico dell’accoglimento. Per chi non rispetterà il nuovo ‘codice di comportamento’ ci saranno – come ai tempi del decreto Salvini – multe salate, fermi amministrativi, fino al sequestro delle imbarcazioni in caso di reiterata inosservanza delle prescrizioni.

FAMIGLIA. La ministra Eugenia Roccella vuole lavorare ad un “grande piano strutturale” sulla natalità, “aprendo tavoli anche con gli altri ministeri”.

SPORT. Giochi della Gioventù e un pacchetto per lo sport: sono due delle priorità del ministro Andrea Abodi a gennaio. Sul primo, un progetto che avrebbe voluto inserire già in manovra, proseguiranno nelle prime settimane del 2023 i dialoghi con gli altri ministeri per un protocollo d’intesa e per trovare un veicolo legislativo per le risorse. Nel “pacchetto sport” anche il diritto alla scommessa (una percentuale a favore dell’organizzatore dell’evento sportivo su cui si gioca) e lo stop al divieto di sponsorizzazione e pubblicità per le aziende di betting (con una campagna sul contrasto alla ludopatia). In cantiere, inoltre, nuovi aiuti per il caro energia e l’intermediazione nei rapporti tra Coni e Sport e Salute.

(di Enrica Piovan/ANSA)

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