Abruzzo: specializzazioni universitarie per i nostri oriundi

TERAMO. – Approfondire e in alcuni casi costruire connessioni tra le nuove generazioni di italiani nati all’estero e la patria d’origine è una delle mete che si ripropone il Ministero degli Esteri con il progetto “Il turismo delle radici”. Un progetto che si svolgerà durante il 2024 e che coinvolgerà tutte le regioni d’Italia.

Fin d’ora i diversi enti che si occupano di emigrazione stanno lavorando all’elaborazione di iniziative volte a creare connessioni con i corregionali che vivono all’estero.

L’Abruzzo, è una delle regioni più colpite dal fenomeno migratorio soprattutto durante il secolo scorso ed è molto grande la comunità costituita dai figli e nipoti di quei primi emigranti.

Per avvicinare queste nuove generazioni alla terra d’origine di genitori e nonni l’Ufficio Emigrazione della Regione Abruzzo, il CRAM (Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo) e l’Università di Teramo stanno stringendo una proficua collaborazione.

Dopo l’incontro avuto dalla responsabile dell’ufficio Emigrazione della regione, Laura Di Russo, e dal componente del CRAM (Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo), Maxi Manzo, con una delegazione di docenti responsabili di diverse aree didattiche dell’Ateneo, si è deciso di partire nei primi mesi del 2023 con seminari, incontri e tirocini curriculari, allo scopo di formare gli studenti sui temi e le professioni richieste in questo settore.

Alla riunione hanno partecipato Francesca Fausta Gallo, direttore Dipartimento Scienze Politiche, Pietro Gargiulo, presidente del Corso di studi sul Turismo Sostenibile, Pasquale Iuso, docente di storia contemporanea e specialista dei fenomeni migratori, Nico Bortoletto, sociologo del Dipartimento di Scienze della Comunicazione e responsabile della linea di ricerca sul Turismo delle radici, Fabrizio Antolini, presidente della Società Italiana di Scienze del Turismo, e Paola Pittia, professore di Scienze e tecnologie alimentari del Dipartimento di Bioscienze e delegata all’Internazionalizzazione, nonché coordinatrice del gruppo di lavoro universitario.

L’incontro si è concluso con l’impegno a costruire un percorso didattico sull’Emigrazione abruzzese che porterà alla istituzione di un master post laurea sul Turismo delle radici, anche nella prospettiva delle iniziative culturali e formative previste dai ministeri degli Esteri e della Cultura per l’anno 2024, proclamato anno del Turismo delle Radici.

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