Sánchez, faremo tutto il necessario per sbloccare Csm e Consulta

El presidente del Gobierno, Pedro Sánchez (Foto: Pool Moncloa/Fernando Calvo)

MADRID — Appello alla “serenità”. È caratterizzata da questo messaggio la prima risposta del premier spagnolo, Pedro Sánchez, alla situazione di tensione istituzionale dettata dalla decisione senza precedenti della Corte Costituzionale sulla riforma giudiziaria del governo. “Il nostro sistema democratico ha a disposizione i meccanismi per superare una situazione di questa natura”, ha detto il primo ministro stamattina in una dichiarazione istituzionale.  Sánchez ha anche affermato che l’esecutivo farà “tutto il necessario” per sbloccare il rinnovo degli organi della magistratura da tempo bloccati, una circostanza — a detta sua e della Commissione europea  — anomala e preoccupante.

Di tale congiuntura, sviluppatasi in un contesto di diatriba politica caratterizzata da una fortissima tensione tra i principali partiti, il premier responsabilizza completamente i suoi avversari più diretti, ovvero il Partito Popolare. “Quando persero le elezioni, decisero di non rispettare il mandato costituzionale”, ha detto in riferimento ai ripetuti “no” a un accordo parlamentare con i socialisti per rinnovare il Consiglio superiore della magistratura, che funziona ad interim da ormai quattro anni. “L’unico proposito di questo blocco”, ha sottolineato, “è quello di conservare una composizione a loro più favorevole”.

Una delle conseguenze di questa situazione, secondo l’analisi di Sánchez, è proprio quanto avvenuto ieri sera. “Si tratta”, ha detto, “di un fatto grave, perché per la prima volta si impedisce ai rappresentanti legittimi, democraticamente eletti dagli spagnoli con il loro voto, di realizzare la loro funzione di rappresentanza”.

“Capisco l’indignazione di molti democratici, che sent0no violato un principio basilare della sovranità popolare, quello della rappresentatività, del dibattito e della possibilità di legiferare”, ha poi aggiunto il premier, secondo cui quanto sta avvenendo corrisponde a uno “scontro istituzionale senza precedenti” non solo in Spagna, ma anche “nel contesto europeo in cui si sviluppa la democrazia spagnola”.

Sánchez ha comunque garantito che il governo rispetterà la decisione adottata ieri “dall’attuale maggioranza conservatrice” della Corte Costituzionale e che adotterà “le misure che risultino necessarie” per “mettere fine” alla “ingiustificabile” situazione di stallo negli organi giudiziari.

“In momenti di incertezza, servono serenità e fermezza”, è stata una delle conclusioni del premier. “Serenità nel più completo rispetto della legge e fermezza nel far prevalere la Costituzione e la volontà popolare espressa liberamente attraverso le elezioni”.

Redazione Madrid

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