Sanitari si chiudono per 24 ore in una sala dell’Assessorato alla Salute di Madrid

Un centro sanitario di Salud Madrid.
Un centro sanitario di Salud Madrid. (ANSA)

MADRID — Oltre 24 ore. Supera già la durata di una giornata completa l’eclatante atto di protesta iniziato ieri a Madrid dal sindacato sanitario Amyts, lo stesso che a novembre scorso ha indetto uno sciopero, tuttora in corso, di medici di base e pediatri. Esponenti di questa organizzazione si sono infatti rinchiusi in una sala dell’Assessorato regionale alla Salute, sostenendo che l’amministrazione competenente non è disposta a negoziare sulle condizioni per tornare al lavoro. “Non sono medici, sono nove persone, la maggioranza delegati sindacali”, ha affermato, interpellata su tale situazione, la presidente regionale Isabel Díaz Ayuso. “Ci offende molto”, ha risposto Amyts.

Il “conflitto professionale” riguardante la situazione della sanità pubblica madrilena è esploso ormai da diverse settimane. Sono passate già  quasi cinque settimane dalla manifestazione che portò in piazza oltre 200.000 persone per denunciare mala gestione da parte del governo Ayuso, e quasi quattro dall’inizio dello sciopero dei medici di base e dei pediatri della regione. In particolare, vengono denunciati caos organizzativo, turni di lavoro insostenibile, sovraccarico di pazienti, sottostima delle risorse necessarie e promesse politiche disattese.

Al momento, tuttavia, non sembra che una soluzione possa arrivare in tempi brevi. “Ieri (gli esponenti del sindacato) hanno agito in mala fede, perché sono arrivati a una riunione presso l’Assessorato con l’obiettivo di occupare illegalmente uno spazio pubblico”, ha dichiarato oggi Ayuso, che ha poi accusato i medici in sciopero di “non volere” che ci siano turni di lavoro “al pomeriggio” e di “voler prolungare lo sciopero fino alle elezioni (previste a maggio 2023), ma non il lunedì e il venerdì”.

In giorni scorsi, il suo governo aveva sostenuto di aver già esaudito tutte le principali richieste del sindacato che ha convocato la protesta, versione dei fatti negata da quest’ultimo.

Le parole pronunciate oggi da Ayuso hanno provocato indignazione tra le persone rinchiuse da ieri nell’Assessorato. “La presidente è salita sul carro della post-verità”, ha detto Ángela Hernández, segretaria generale di Amyts, “dice che non vogliamo il turno del pomeriggio, ma non si è mai parlato di questo, vogliamo invece che si incentivi il turno del pomeriggio”. Hernández ha anche ribadito che l’intenzione di Amyts è di “negoziare”. “Siamo a loro disposizione qui, in via Sagasta 6”, ha affermato.

Le proteste nel settore sanitario non sono limitate solo al contesto madrileno. Come ricordato oggi dal segretario generale della Confederazione Statale di Sindacati Medici Gabriel del Pozo — avvicinatosi all’Assessorato madrileno per prestare solidarietà ai colleghi rinchiusi — proteste e possibili scioperi sono infatti in programma anche in altre regioni.

Redazione Madrid

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