Page esplode: “Le condanne non si decidono con i delinquenti”

Manifestanti catalani in piazza, guidati dall'ex presidente della Generalitat Carles Puigdemont (L'ultimo a sinistra). (ansa.it)

MADRID — Le modifiche di sedizione e malversazione non vanno giù a tutti nel Partito Socialista. Dopo che alcuni malumori erano già emersi nei giorni scorsi, oggi la posizione più chiara in questo senso è stata espressa dal presidente della Castiglia-La Mancia, Emiliano García-Page, voce influente nella formazione del premier Pedro Sánchez. “Sono assolutamente contrario alla decisione del governo”, ha detto in conferenza stampa riferendosi all’iniziativa di riforma del codice penale accordata da Madrid con gli indipendentisti catalani di Esquerra Republicana (ERC). “Non è tollerabile che le condanne siano decise con i delinquenti”, ha aggiunto.

Le modifiche proposte dal governo e i suoi partner prevedono la riduzione di pene legate ad alcune tipologie di illecito penale sinora associate a sedizione e malversazione, i due reati attribuiti ai leader secessionisti protagonisti dei fatti del 2017. Per giustificare la necessità della riforma, i socialisti sostengono che servirà a omologare il codice penale spagnolo a quello di altri Paesi europei, mentre ERC sottolinea che l’obiettivo è di impedire l’applicazione di questi due reati con fini di persecuzione politica.

L’iniziativa per limitare l’impatto punitivo del codice penali in questi casi è già stata approvata dalla Commissione per la giustizia del Congresso dei deputati. L’ok definitivo è atteso in tempi brevi (e particolarmente rapidi).

“Questo momento mi fa male, come spagnolo e come militante”, ha detto Page in conferenza stampa. “Un codice penale non si stabilisce con due chiacchiere all’ultimo minuto”, ha aggiunto, prima di sostenere che “prendere fondi pubblici e utilizzarlo indebidamente per un uso chiaramente illegale, è pura corruzione, e del tipo più grave”

Il presidente della Castiglia-La Mancia si è detto disposto a presentare un ricorso alla Corte Costituzionale nel caso in cui il governo autorizzasse un referendum sull’indipendenza della Catalogna, secondo media iberici. Eventualità, comunque, smentita dall’esecutivo.

Nei giorni scorsi, oltre a lui anche un altro presidente regionale socialista, Javier Lambán, aveva espresso critiche alla decisione del governo di aprire alla modifica del codice penale per quanto riguarda la spinosa questione dei guai giudiziari in cui sono coinvolti esponenti indipendentisti.

Redazione Madrid

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