Mondiali: il Camerun sorprende il Brasile, ma va fuori

Olivier Ntcham e Bruno Guimaraes in una fase di gioco nella partita Brasile-Camerun vinta dagli africani per 1-0. EPA/Neil Hall
Olivier Ntcham e Bruno Guimaraes in una fase di gioco nella partita Brasile-Camerun vinta dagli africani per 1-0. EPA/Neil Hall

ROMA. – Una sconfitta che non compromette nulla ma che rimarrà storica. In Brasile nessuno aveva preso in considerazione l’idea che la Seleçao potesse perdere contro una nazionale dell’Africa, fatto finora inedito, è invece accaduto. Così come le altre grandi squadre che forse non hanno affrontato con il piglio giusto l’ultimo impegno della fase a gironi, anche quella brasiliana, oggi imbottita di riserve (comunque di gran talento), si è fatta sorprendere e a godere è stato il Camerun dell’uomo simbolo Aboubakar, il calciatore che si sente il migliore di tutti e che questa sera lo è stato sul serio, segnando nel recupero, era il 92′, e con un bel colpo di testa, la rete che ha deciso il match.

Incredibile ma vero, il Brasile ha perso subendo nella circostanza la seconda conclusione verso la propria porta di tutto questo Mondiale, dopo il tiro nel recupero del primo tempo con cui Mbeumo aveva impegnato Ederson. Ma questo è il calcio, e Tite deve fare buon viso a cattiva sorte, fra le sconcerto della torcida che oggi ha esposto degli striscioni con gli auguri di pronta guarigione a O Rei Pelé.

Ma l’immagine del tre volte campione del mondo sugli spalti alla fine non ha portato fortuna, e il Brasile, che ha avuto il torto di non aver concretizzato la superiortà avuta per lunghi tratti, si è dovuto inchinare ai Leoni Indomabili, nonostante gli sforzi dei vari Martinelli (l’oriundo italiano che la Figc ha tentato, invano, di convincere a scegliere l’azzurro), Bruno Guimaraes, Rodrygo e Antony, oltre a un Fabinho che ha schermato molto bene la difesa. Reparto nel quale ha giocato dall’inizio lo juventino Bremer, ora atteso a sfide più impegnative se Tite gli concederà ancora spazio.

Intanto il ct deve pensare a recuperare in fretta gli infortunati, in particolare Neymar, oggi presente allo stadio e che spera di farcela già da lunedì prossimo per la sfida degli ottavi contro la Corea del Sud: ma i medici sono un po’ meno ottimisti, il timore di una ricaduta è forte. E adesso bisognerà aggiornare la lista degli infortunati, aggiungendo il nome di Alex Telles, uscito dal campo piangendo per il timore che il suo Mondiale sia già finito.

L’episodio che ha deciso la partita si è verificato al 47′ st, quando Aboubakar ha segnato con un bel colpo di testa e poi, per la gioia, si è tolto la maglia dimenticando di essere già stato ammonito. Così è arrivato il secondo giallo e subito dopo il rosso, e il Camerun è rimasto in dieci per gli ultimi sei minuti di recupero, durante i quali il Brasile con tutti i suoi effettivi alla ricerca del pareggio.

Non è arrivato perché Bruno Guimaraes due volte e Pedro hanno sprecato le chance avute e poi è arrivata questa sconfitta che, invece, per il Camerun è una vittoria di Pirro: alla fine, dopo aver fatto tutti i conti, i Leoni Indomabili escono dal Mondiale per via di un gol segnato loro, nella prima partita, da un attaccante che in Camerun è nato, quell’Embolo che però gioca nella Svizzera e quel giorno non ha avuto la forza di festeggiare.

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