“Astronautas”, per limite l’universo infinito

MADRID – L’unico limite, l’infinito. È questo, in stretta sintesi, il messaggio della mostra sull’esplorazione spaziale e i suoi protagonisti inaugurata nelle sale del Museo Nazionale di Scienze naturali. Si tratta di una mostra che permette di conoscere l’avventura aerospaziale attraverso oggetti legati alla vita e al lavoro nello spazio.

Nella mostra, titolata “Astronautas”,  è esposta tra l’altro la replica della tuta di Emilio Herrera, una roccia lunare, materiale di ricerca su Marte, il modello di un rover, tute originali da cosmonauta e astronauta.

“L’esplorazione dello spazio – ha affermato Sonnia L. Rivas-Caballero Direttore di Rocaviva Eventos e una delle responsabili della mostra – è una delle grandi avventure dell’umanità a cui donne e uomini hanno contribuito”.

Samantha Cristoforetti

All’inaugurazione di “Astronautas” sono intervenuti Rafael Zordoya, direttore del MNCN-CSIC, che ha dato il benvenuto ai presenti; Eloisa Del Pino, presidente del CSIC, Sonia L. Rivas-Caballero, responsabile dell’allestimento della mostra; Riccardo Guariglia, Ambasciatore d’Italia in Spagna; Julissa Reinoso,  Ambasciatrice degli Stati Uniti in Spagna; Sara García, Astronauta dell’Esa e prima donna spagnola nella rosa dei probabili futuri astronauti europei; Teresa Riesgo, Secretaria Generale dell’Innovazione. In sala, tra gli invitati, anche Pablo Álvarez, che assieme a Sara García è stato scelto dall’Esa come candidato astronauta per prossime missioni, e alcuni rappresentanti della NASA. Un po’ tutti, nei loro interventi, hanno sottolineato l’importanza della mostra per motivare i giovani allo studio delle materie scientifiche e, soprattutto, hanno coinciso nel rilevare il ruolo svolto dalle donne nell’esplorazione dell’universo facendo riferimento ad alcune protagoniste come Valentina Tereshkova, Samanta Cristoforetti, Sally Ride, Mae Jemison e Claudie Heigneré. Il nostro Ambasciatore si è riferito in particolare, con giustificato orgoglio, a Cristoforetti, “prima donna italiana a viaggiare nello spazio, oggi nota in tutto il mondo in quanto primo comandante donna della Stazione Spaziale Internazionale: il suo importante ruolo è motivo di orgoglio per l’Italia”.

Pablo Alvarez e Sara García assieme alla Ministra Diana Morant

Le aree espositive sono state suddivise per argomento e spaziano dal momento del decollo e l’assenza di gravità, all’atterraggio. Risalto è stato dato alla presenza delle donne che, come Valentina Tereshkova, Samantha Cristoforetti, Sally Ride, Mae Jemison o Claudie Heigneré hanno fatto storia. C’è poi uno spazio riservato alla tecnologia spaziale ed un altro di carattere artistico con due dipinti realizzati da Marcos Tamargo attraverso la sua  tecnica MoveArt  che consiste nel poter vedere due dipinti diversi sulla stessa tela: uno è visibile con luce naturale e un altro nell’oscurità.

La mostra resterà aperta fino al 28 maggio del prossimo anno.

Redazione Madrid

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