Amarcord: Messico 1970, RCTV trasmise la prima gara in diretta

CARACAS. – Oggi, un nuovo capitolo sui mondiali di calcio con pizzico di Venezuela, nel 1970 il torneo iridato fece tappa in Messico. Le città sedi furono: Città del Messico (stadio Azteca), Guadalajara (stadio Jalisco), León (stadio Nou Camp), Puebla (stadio Cauhtémoc) e Toluca (stadio Luis Gutiérrez Dosal).

In questa kermesse iridata ci furono varie prime volte: venne introdotto il classico pallone a pentagoni bianchi e neri, per la prima volta gli allenatori poterono disporre di ben 2 sostituzioni e per la prima volta il mondo intero poté vedere le partite su una televisione a colori. Ma la Coppa del Mondo di Messico ’70 passò alla storia soprattutto per un’altra, rivoluzionaria innovazione che cambiò definitivamente il nostro modo di intendere il calcio: l’introduzione dei cartellini. Ma nella kermesse messicana nessuno vide sventolarsi il rosso, il primo espulso é arrivato nel 1974.

In Messico ci furono 3 nazionali esordienti: El Salvador, Israele e Marocco. Mentre lo stadio Azteca fece da cornice alla cosiddetta “partita del secolo”: la semifinale tra Italia e Germania, vinta per 4-3 dagli azzurri nei tempi supplementare. In questo match Beckenbauer giocò con la spalla lussata.

Questo fu l’ultimo mondiale di Pelé e della Coppa Jules Rimet, trofeo che fu portato a casa dai verdeoro.

Il brasiliano Jairzinho segnò almeno un gol nelle sei gare disputate a Messico 1970: 2 nella vittoria 4-1 contro la Cecoslovacchia, 1 nel successo 1-0 contro l’Inghilterra, 1 nel trionfo 3-2 contro la Romania, 1 contro il Perú (4-2) nei quarti di finale, 1 nella semifinale contro l’Uruguay (3-1) e 1 nella finale vinta 4-1 contro l’Italia.

In Venezuela per la prima volta nella storia fu trasmessa una gara del mondiale in diretta, l’emittente televisiva fu RCTV.

(di Fioravante De Simone / redazione Caracas)

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