Governo in campo per Ischia, stato emergenza e due milioni

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, segue l'evolversi dei soccorsi in videocollegamento con il comitato operativo del centro di coordinamento soccorsi allestito alla Prefettura di Napoli
Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, segue l'evolversi dei soccorsi in videocollegamento con il comitato operativo del centro di coordinamento soccorsi allestito alla Prefettura di Napoli. Ufficio Stampa Presidenza del Consiglio)

ROMA. – Stato di emergenza a Ischia per un anno, 2 milioni di euro in arrivo, oltre alla proroga delle scadenze di contributi e tasse che scatterà per residenti e imprenditori fino a dicembre. E’ la “risposta immediata” che il governo dà all’isola squassata dall’ondata di fango e detriti che si è abbattuta a Casamicciola uccidendo finora sette persone e lasciando oltre 200 sfollati. Giorgia Meloni la rivendica in un tweet al termine del Consiglio dei ministri convocato d’urgenza 24 ore dopo dalla frana. Fondi che “ci sono già”, sottolineano i ministri coinvolti, perché presi dal fondo per le emergenze nazionali.

E’ un primo inizio, che probabilmente coprirà solo gli interventi più urgenti, dalla pulizia delle strade alla ripresa dei servizi pubblici fino all’assistenza a chi si ritrova senza casa. Serviranno altri soldi ma il ministro per il Sud, Nello Musumeci assicura: “Altri stanziamenti seguiranno non appena avremo una ricognizione dei danni e delle esigenze immediate”. Nel breve, la premier ribadisce di sentirsi vicina e solidale a tutte le persone coinvolte nella frana di ieri, dagli sfollati ai sindaci. E così apre la riunione straordinaria che rimette al lavoro, di domenica, la squadra di governo quasi al completo.

Oggi conferma l’apprezzamento per chi continua a scavare nel fango e dare assistenza. E un ‘grazie’ speciale lo dedica ai vigili del fuoco, alle prese con le ricerche di quelli che si spera non siano nuovi cadaveri da riconoscere. Appena possibile andrà a Ischia, ma non subito. La priorità è lasciar spazio ai soccorritori e non intralciarli, soprattutto perché non è tempo di passerelle.

Ma fondi a parte, il governo guarda oltre. E annuncia che si mobiliterà contro il dissesto idrogeologico (con un gruppo interministeriale che sarà coordinato da Musumeci) e nella lotta ai cambiamenti climatici. Assicura, in particolare, che entro fine anno approverà il Piano nazionale di adattamento al cambiamento climatico, che fa capo al ministero dell’Ambiente.

Commissionato nel 2016 sotto il governo Renzi e portato avanti in quello Gentiloni, il piano è rimasto in standby dal 2018 e probabilmente serviranno aggiornamenti da allora. Di fatto è uno strumento di pianificazione con azioni concrete, individuate a livello regionale per ridurre le emissioni di C02 e per adattare il territorio ai cambiamenti del clima. Sottoposto al parere della Valutazione ambientale strategica, “richiede significative integrazioni tecniche”, ammette il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, convinto però che arriveranno entro il 31 dicembre.

Un traguardo su cui ha puntato lo stesso Musumeci, che ha pure la delega alla Protezione civile. E non da oggi: “Che l’Italia non abbia ancora un Piano nazionale è inconcepibile”, aveva detto il ministro pochi giorni fa in un convegno a Roma, definendo una priorità del governo “l’aggiornamento e la piena attivazione del piano”. Riguardo al dissesto e il fronte della prevenzione dal rischio frane e alluvioni, il gruppo di lavoro annunciato coinvolgerà più ministri nella pianificazione e gestione dei fondi che, insiste Musumeci, “non sono pochi credetemi”.

Palazzo Chigi risponde così al ‘sos’ lanciato dal governatore della Campania, Vincenzo De Luca che sollecita pure lo stato di calamità e fondi aggiuntivi. Da subito e per 12 mesi sarà Simonetta Calcaterra a gestire l’emergenza sul campo, dopo la proposta del Consiglio dei ministri di nominarla commissario per la Protezione civile a Ischia. Da giugno Calcaterra è commissaria prefettizia di Casamicciola, visto che il Consiglio comunale è stato sospeso dopo le dimissioni di sette consiglieri comunali della cittadina termale.

Inoltre, dopo il tassello necessario dello stato di emergenza, sarà un’ordinanza della Protezione civile a introdurre il rinvio, a dicembre, di contributi e tasse dovuti da residenti e attività commerciali. L’ulteriore proroga per il 2023 scatterà invece con norma di legge, mentre verrà prorogata la funzionalità della sezione distaccata di Ischia del tribunale.

( di Michela Suglia/ANSA)

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