ROMA. – “Un messaggio di profonda amicizia al popolo italiano”. Ad inviarlo, via Twitter, è il presidente francese Emmanuel Macron a un anno dalla firma del Trattato del Quirinale che – ricorda – ha “suggellato l’unione tra i nostri due Paesi”. E che, risponde a stretto giro sempre via Twitter il capo dello Stato Sergio Mattarella, “rilancia un’intensa e autentica amicizia tra i nostri popoli, che va alimentata nell’interesse comune dei due Paesi e, insieme, dell’Ue”.
Ridimensionato lo scontro sulla questione migranti che aveva alzato al calor bianco la temperatura dei rapporti tra Roma e Parigi, anche grazie alla recente telefonata tra i due capi di Stato, ora si cerca di guarda avanti pur con la prudenza dettata da un dossier chiave ancora aperto.
Così, nel giorno del primo anniversario del Trattato, la cortesia diplomatica si limita a mettere in primo piano i legami tra i popoli e i Paesi. Anche se da Oltralpe filtra comunque un non detto. Il ‘linguaggio del corpo’ dell’Eliseo passa attraverso il video, postato assieme al testo del tweet, che ripercorre il 26 novembre 2021 attraverso un sapiente montaggio delle immagini top di quel giorno corredate da un racconto sottotitolato.
Si vedono i dettagli di colore, dai corazzieri al cortile del Quirinale sotto la pioggia, dai picchetti d’onore alla spettacolare esibizione congiunta delle Frecce Tricolori e della pattuglia acrobatica francese nel cielo di Roma. Ma scorrono soprattutto le immagini delle strette di mano non formali e degli abbracci affettuosi tra Macron, Mattarella e l’allora presidente del Consiglio Mario Draghi, degli sguardi d’intesa a due e a tre, di una sintonia politica e umana tra l’inquilino dell’Eliseo e quello di Palazzo Chigi che guardano tutti e due a Mattarella.
E passano i sottotitoli: “La Francia e l’Italia hanno molto da fare assieme… E’ un’amicizia di lunga data a unire le nostre relazioni, ed è questa amicizia fraterna che ci lega”. Poi la conclusione: “Grazie per questo presidente e grazie per tutto quello che ci resta ancora da fare”, dice Macron rivolto a Draghi. Quel giorno, fecero notare fonti dei due governi, entrambi i leader ringraziarono Mattarella per aver salvato i rapporti tra Roma e Parigi nella “stagione dei populisti”, con riferimento alla precedente crisi innescata all’epoca del governo giallo-verde.
Oggi il consigliere economico di Macron Philippe Aghion, in un’intervista, non fa mistero dei rimpianti di Parigi per la stagione di Draghi, avvertendo al contempo la premier Giorgia Meloni: “Non può pensare di dialogare sulle regole di bilancio perché ne ha bisogno e andare allo scontro sui migranti perché porta consenso. Così indebolisce il suo Paese in Europa”, le parole di Aghion.
E’ il ministro degli Esteri Antonio Tajani, invece, a evidenziare le convergenze più che le divergenze, nel primo anniversario del Trattato. “L’Italia ricambia i messaggi di amicizia che arrivano da Parigi e che dimostrano come i rapporti tra i nostri Paesi non siano deteriorati. Rivolgiamo anche noi sentimenti di vicinanza al popolo francese”, scrive in un tweet il titolare della Farnesina privilegiando la linea del dialogo e dell’apertura. La voce di Macron resta affidata a quel video su Twitter. Correttissimo, ma con un retrogusto di evidente nostalgia.
(di Eloisa Gallinaro) (ANSA) –