Governo allenta le misure Covid. Mattarella frena: “Cautela”

Il Presidente Sergio Mattarella con Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio dei Ministri, il Presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana e il Presidente del Senato della Repubblica Ignazio La Russa, in occasione della cerimonia di celebrazione de “I Giorni della Ricerca”
Il Presidente Sergio Mattarella con Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio dei Ministri, il Presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana e il Presidente del Senato della Repubblica Ignazio La Russa, in occasione della cerimonia di celebrazione de “I Giorni della Ricerca”. (Ufficio stampa Presidenza della Repubblica)

ROMA. – Attenzione! Il Covid non è sconfitto, “manca ancora la vittoria finale”. Sergio Mattarella richiama alla “responsabilità” rispetto all’affievolirsi delle misure anti-virus e lo fa dal Quirinale, parlando davanti al premier Giorgia Meloni, al presidente del Senato Ignazio La Russa e ai ministri dell’Università, Anna Maria Bernini, e della Salute, Orazio Schillaci.

Un richiamo, quello del presidente della Repubblica che cade proprio mentre il governo sembra mostrare di voler archiviare il Covid con provvedimenti di vario tipo che hanno l’obiettivo, come ha detto proprio il ministro Schillaci, di “avviare un progressivo ritorno alla normalità”.

Per esempio con “il reintegro in servizio del personale sanitario soggetto a procedimenti di sospensione per inadempienza all’obbligo vaccinale”. O con misure ancora più decise, seppur non ufficializzate, come la sospensione dell’uso di mascherine negli ospedali e nelle Rsa. Un po’ troppo forse per il capo dello Stato che durante la consueta cerimonia di celebrazione dei “I giorni della ricerca” contestualizza le sue preoccupazioni: “dopo oltre due anni e mezzo di pandemia non possiamo ancora proclamare la vittoria finale sul Covid-19.

Dobbiamo ancora far uso di responsabilità e precauzione. La Sanità pubblica ha il compito di mantenere alta la sicurezza soprattutto dei più fragili, dei più anziani, di coloro che soffrono per patologie pregresse. Tuttavia sentiamo che il periodo più drammatico è alle nostre spalle”. Sono giorni delicati rispetto al Covid. Se da un lato l’incidenza dei contagi sembra calare, dall’altro da più parti del mondo i virologi segnalano nuove varianti delle quali è difficile stabilire l’aggressività.

Il nuovo governo sembra procedere molto spedito in un opera di normalizzazione della percezione pubblica dell’infezione: ne è un esempio una misura dal forte impatto simbolico, come la cessazione della pubblicazione del bollettino quotidiano dei contagi. Che passerà da giornaliero a settimanale. A questo, aggiunge il ministero della Sanità, si accompagna l’intenzione di congelare o rinviare le multe che erano previste per gli over 50 che non avevano adempiuto all’obbligo vaccinale.

Se non è un “liberi tutti” poco ci manca, come sottolinea il segretario Dem Enrico Letta: “con le scelte annunciate ieri, il messaggio del governo è di marcia indietro sulle misure che hanno a che vedere con il contenimento del covid. La scelta fatta già ieri dal governo, i primi annunci, sono profondamente sbagliati. Il messaggio è ‘liberi tutti’, il contrario a tutto ciò che è stato fatto in questi anni, salvando vite umane”, sottolinea difendendo la linea di rigore dell’ex ministro Roberto Speranza.

Non a caso il presidente Mattarella ricorda e sottolinea “il valore della scienza” in questo tipo di decisioni: “senza l’ammirevole impegno della scienza per individuare i vaccini, scoperti e prodotti in tempi record, anche grazie alle scoperte realizzate nella lotta contro il cancro oggi saremmo costretti a contare molte migliaia di morti in più”.

Non manca poi, nel ragionamento del presidente, un passaggio che sembra dedicato proprio alle mascherine e ai presidi di tutela negli ospedali e nelle Rsa: “la Sanità pubblica – spiega agli interlocutori riuniti al Quirinale – ha il compito di mantenere alta la sicurezza soprattutto dei più fragili, dei più anziani, di coloro che soffrono per patologie pregresse”.

Una linea di pensiero che trova consensi anche in maggioranza dove Forza Italia si posiziona più vicino alle idee del Quirinale. “Serve ancora molta prudenza e bisogna essere molto attenti a non cancellare con un colpo di spugna tutte quelle misure che hanno favorito la somministrazione dei vaccini”, spiega Licia Ronzulli, capogruppo di Forza Italia al Senato.

(di Fabrizio Finzi/ANSA)

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