‘Legge trans’, dibattito ancora aperto per i dubbi nel PSOE

MADRID — Il dibattito appare tutt’altro che chiuso. È la cosiddetta “legge trans” una delle iniziative legislative del governo spagnolo che hanno portato a maggiori discussioni politiche, tuttora in corso mentre il testo è in pieno iter parlamentare. Le ultime indiscrezioni — riportate da Europa Press e altri media — riportano di un Partito Socialista (PSOE) intenzionato a chiedere un’ulteriore proroga sulla scadenza per la presentazione di emendamenti al Congresso: segno che le riflessioni interne sul questa discussa norma, che contempla la “libera autodeterminazione di genere”, sono ancora in corso. 

Il testo, che consente a tutti gli over 16 di cambiare sesso all’anagrafe senza necessità di certificati medici o autorizzazioni giudiziarie, e tra i 14 e i 16 anni di farlo se accompagnati dai genitori, è già stato approvato dal governo in un doppio passaggio avvenuto tra 2021 e 2022. 

Ma posizioni titubanti su diversi aspetti della legge, fortemente promossa dalla ministra delle Pari Opportunità Irene Montero (Unidas Podemos) e da collettivi LGTB+, erano già emerse nel seno del PSOE ben prima. 

Una delle esponenti socialiste più illustri ad aver espresso dubbi su contenuti della norma è l’ex vicepremier Carmen Calvo, rappresentante di una corrente femminista cosiddetta ‘classica’. Ieri sera, nel corso di un dibattito radiofonico ospitato dalla radio Cadena Ser, la deputata e ora presidente della commissione sulle Pari opportunità del Congresso ha affermato che nel suo gruppo parlamentare ci sono “riflessioni” ancora in corso. 

Così, l’idea dei socialisti, fatta trapelare a diversi media, è di chiedere una proroga per la presentazione di emendamenti che potrebbe estendersi fino alla settimana prossima. Nel frattempo, dall’ala più a sinistra del governo, rappresentata da Unidas Podemos, arrivano segnali di pressione per indurre i socialisti ad accelerare i tempi. 

In serata, sul tema si è pronunciata Carla Antonelli, storica attivista trans e militante socialista che la settimana scorsa ha ritirato la propria iscrizione al partito, in polemica con le frange poco inclini all’approvazione della ‘legge trans’. 

“Vergogna, senso di abbandono, rabbia e dolore infinito è ciò che provo rispetto all’annuncio di estendere ancora una volta i termini per gli emendamenti sulla ‘legge trans’, di vedere come giocano con le nostre vite”; ha scritto su Twitter. 

Diversamente rispetto all’opinione di Calvo, nei giorni scorsi ad esprimersi, tra altri, apertamente in favore della norma è stato l’ex premier socialista José Luis Rodríguez Zapatero, uno dei principali promotori dell’introduzione del matrimonio gay in Spagna.

Redazione Madrid