Coronavirus Italia: rallentano i ricoveri, Ema approva vaccini dai sei mesi

Roma, al ristorante in Piazza San Lorenzo in Lucina.
Roma, al ristorante in Piazza San Lorenzo in Lucina. (ANSA)

ROMA. – Dopo i contagi, inizia ora a rallentare anche la curva dei ricoveri dei pazienti Covid negli ospedali, ma la preoccupazione resta alta rispetto al numero ancora ridotto di soggetti fragili vaccinati anche con la quarta dose dal momento che proprio questa categoria è a maggior rischio di malattia grave ed ospedalizzazione.

E’ la fotografia dell’andamento della curva epidemica scattata dalla rilevazione della Federazione nazionale delle aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso), mentre sul fronte della campagna vaccinale arriva il via libera dell’Agenzia europea dei medicinali (Ema) ai vaccini a Mrna per la fascia dei bambini più piccoli a partire dai 6 mesi di età.

Dopo l’accelerazione subita nella scorsa settimana, con un balzo del 37%, spiega la Fiaso, rallenta dunque la crescita dei ricoveri Covid: nella rilevazione del 18 ottobre negli ospedali sentinella aderenti alla rete si osserva infatti un modesto aumento dei ricoverati pari all’1,9%.

L’incremento, tuttavia, riguarda solo i pazienti ricoverati nei reparti ordinari Covid e dunque i casi meno gravi: in sette giorni il numero dei posti letto occupati è salito del 2,7%. Al contrario nelle terapie intensive l’andamento appare diverso, e c’è una diminuzione di 4 pazienti che conferma la sostanziale stabilità dei numeri nelle rianimazioni. In terapia intensiva continua a essere alta la proporzione di non vaccinati, pari al 25% tra coloro che sono ricoverati con sindromi respiratorie e polmonari.

Tra i ricoverati vaccinati, invece, circa l’80% ha ricevuto l’ultima somministrazione di vaccino da oltre sei mesi e non ha dunque effettuato la quarta dose nonostante si tratti per la stragrande maggioranza di anziani e affetti da altre patologie, proprio i soggetti più a rischio di sviluppare complicanze a seguito dell’infezione da SarsCoV2.

Complessivamente nei reparti ospedalieri ordinari, il 60% dei ricoverati riguarda i cosiddetti pazienti Con Covid. Di contro, solo il 40% è ricoverato Per Covid con sintomi respiratori e polmonari. “Rallenta in questa settimana la curva di crescita dei ricoveri Covid in linea con la decrescita dei contagi dei giorni scorsi. I bassi numeri delle terapie intensive sembrano confermare l’ipotesi di una epidemia di forme meno severe e dunque di una progressiva endemizzazione del virus – commenta il presidente Fiaso, Giovanni Migliore -. Quello che ci preoccupa, però, è la scarsa adesione alla campagna vaccinale per la quarta dose per i fragili e per gli over 60”.

Quanto ai numeri giornalieri dell’epidemia, i dati del ministero della Salute indicano che sono 41.712 i nuovi casi nelle ultime 24 ore, contro i 58.360 di ieri. Le vittime sono 81, contro le 113 di ieri, ed il tasso di positività è del 17,9% (ieri 17,7%). Negli ospedali, sono 251 i pazienti ricoverati in terapia intensiva (ieri erano 254), mentre i ricoverati nei reparti ordinari sono 7.062 rispetto ai 6.993 di ieri.

Intanto, l’Ema ha raccomandato di autorizzare l’uso dei vaccini mRna contro il Covid nelle fasce di età più giovani: dai 6 mesi di età ai 4 anni per Comirnaty, il vaccino Biontech-Pfizer, e dai 6 mesi a 5 anni per Spikevax, il vaccino di Moderna. Sempre l’Ema ha inoltre raccomandato di autorizzare un nuovo vaccino adattato Spikevax (Moderna) contro le sottovarianti Omicron BA.4 e BA.5 per l’uso in persone già vaccinate di età pari o superiore a 12 anni. Nelle scorse settimane era già stato autorizzato il vaccino adattato Pfizer Biontech contro le stesse sottovarianti.

Lascia un commento