La Spagna “non esclude” l’adesione a un possibile nuovo scudo missilistico

Margarita Robles, ministra de la Defensa

MADRID — Nelle attuali circostanze, bisogna tenere in conto tutti gli scenari. La Germania e altri 14 Paesi hanno lanciato un’iniziativa per studiare la creazione di un possibile nuovo scudo anti-missili. E la Spagna, pur non avendo aderito per ora al progetto, “non esclude” di farlo in futuro. A garantirlo è stata oggi la ministra della Difesa, Margarita Robles. “Vediamo se questa proposta tedesca avanza”, ha affermato ai microfoni della radio Cope, “noi non diciamo di no a nulla a priori”.

Già la settimana scorsa, la notizia di un possibile coinvolgimento spagnolo nell’iniziativa era rimbalzata sui media iberici in concomitanza del bilaterale andato in scena a La Coruña tra il governo spagnolo e quello tedesco. Sia il premier Pedro Sánchez, sia il cancelliere tedesco Olaf Scholz avevano però smentito che se ne fosse parlato in quell’occasione.

Ieri, a dar conto dell’iniziativa è stata la Nato. E così, la stampa iberica è tornata sul tema, chiedendo a Robles perché la Spagna, così come Francia e Italia, tra altri Paesi, non faccia parte dei 15 attualmente imbarcatisi nel progetto.

“La Nato ha già uno scudo anti-missili”, ha ricordato la ministra, “e ora Paesi più vicini alla Russia, per ragioni geografiche ovvie, hanno manifestato l’intenzione di studiare questa nuova proposta, avanzata in particolare dalla Germania”.

Tuttavia, ha aggiunto Robles, l’attuale situazione della sicurezza internazionale “evolve continuamente” e bisogna “essere coscienti” del fatto che “siamo molto vulnerabili” e occorre “investire in Difesa”, in particolare in Difesa “collettiva”. Motivo per cui — ha spiegato successivamente anche ad altri cronisti, nel corso di una visita in provincia di Almería — la Spagna mantiene il proprio “impegno” per “qualsiasi missione che alla fine abbia luogo, quando verrà il momento, tra qualche anno”.

Nello stesso frangente, riportano tra gli altri le agenzie Efe ed Europa Press, Robles à anche parlato sull’impegno di Madrid, svelato dalla Nato, a donare all’Ucraina quatto lancia-missili HAWK. “La Spagna sta lavorando con un gruppo di 45 Paesi donatori”, ha detto, “noi stiamo inviando materiale dal 27 febbraio, e lo stiamo facendo con molta prudenza e discrezione”.

Redazione Madrid

Lascia un commento