Usurai arrestati a Torino, 3 percepivano reddito cittadinanza

TORINO, 12 OTT – Tra gli 8 arrestati per usura ed estorsione nell’indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Torino, tre percepivano il reddito di cittadinanza. In manette sono finite anche tre donne, che fanno parte dello stesso nucleo familiare di origini siciliane il cui capofamiglia è un 70enne, anche lui arrestato. L’inchiesta, coordinata dal pm Manuela Pedrotta è iniziata nel 2020. “I casi accertati sono 11 – spiega il colonnello Alessandro Langella, comandante del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza – ma a chi vuole sporgere denuncia diciamo che questo è il momento”.

Le vittime erano sia i venditori del mercato rionale di piazza Vittoria, sia commercianti della zona. I prestiti a strozzo andavano da qualche migliaio di euro a poche centinaia, che venivano chieste da persone soffocate dalla crisi dovuta alla pandemia Covid. Per la restituzione del denaro venivano praticati tassi di interesse fino al 240%. “Per estorcere passavano alle vie di fatto – racconta Langella – quando le vittime andavano in difficoltà scattavano anche violenze fisiche oltre che psicologiche, con metodi mafiosi”.

“Le vittime, anche davanti a fatti estorsivi pesanti non hanno reagito, sono rimasti inermi”. Il capofamiglia svolgeva il ruolo di ‘dominus’, poi c’era chi andava a ritirare i soldi, davanti ad un bar che era diventata la base operativa, anche se i gestori non sono coinvolti nella vicenda. Alcuni componenti della famiglia avevano dei precedenti per reati di mafia commessi in Sicilia. (ANSA).

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