Ad agosto frena il lavoro, in calo la disoccupazione

Un giovane osserva le offerte di lavoro in una agenzia di lavoro. (ANSA)

ROMA. – Ad agosto brusca frenata del mercato del lavoro: cala l’occupazione, aumenta l’inattività ma scende anche la disoccupazione. Secondo le ultime rilevazioni diffuse dall’Istat si registra una perdita di 74 mila occupati rispetto a luglio anche se si assiste ad un aumento di 40 6mila unità rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Così il tasso di occupazione si fissa al 60%, in calo di 0,2 punti su luglio e in aumento di 1,5 punti su agosto 2021.

L’unica fascia di età nella quale non si riducono gli occupati su base mensile è quella dei giovani compresi tra i 15 e i 24 anni, che registra un tasso di disoccupazione al 21,2% ai minimi da quattordici anni, esattamente dal luglio del 2008. La percentuale dei disoccupati in questa fascia di età è in calo di 6,3 punti rispetto ad agosto 2021 e di oltre 10 rispetto ad agosto 2020 nel pieno dello stop per la pandemia.

I dati sembrano confermare la tensione sul mercato per quanto riguarda la fascia più giovane e l’allarme delle imprese sulla difficoltà nel reperimento della manodopera necessaria. In questa fascia di età lavora infatti solo il 20,3% della popolazione (molti sono impegnati nel settore della scuola e dell’università) con oltre un milione di occupati, ma si registra un aumento tendenziale di 2,3 punti.

Un rialzo anno su anno del tasso di occupazione di 2,6 punti si registra nella fascia di età compresa tra i 25 e i 34 anni (al 65,6%) a fronte di un aumento medio per tutte le fasce di età di 1,5 punti.

Se si guarda al complesso della popolazione 15-64 il tasso di disoccupazione ad agosto è sceso al 7,8%, ai minimi da giugno 2009 se si esclude il periodo del lockdown (marzo-aprile 2020): ma il dato risente dell’aumento del tasso di inattività dato che l’occupazione diminuisce. I disoccupati (ovvero coloro che cercano attivamente lavoro) ad agosto sono scesi a quota 1 milione e 944 mila, 31 mila in meno su luglio 022 e 319 mila in meno su agosto 2021. Gli inattivi tra i 15 e i 64 anni sono cresciuti di 91 mila unità sul mese precedente e sono diminuiti di 344 mila unità su agosto 2021 fissandosi a quota 12 milioni 953 mila.

Nel mese si registra un balzo di lavoratori indipendenti e un calo dei dipendenti a tempo indeterminato. Per gli autonomi la crescita mensile di 42 mila riporta il totale sopra 5 milioni (5 milioni 37 mila). Sull’anno si registrano 144 mila indipendenti in più ma questa categoria professionale aveva subito negli ultimi anni una contrazione significativa (erano quasi sei milioni prima della crisi economica del 2008 e circa 5,2 milioni prima della pandemia).

I dipendenti “stabili” diminuiscono ad agosto di 95 mila unità su luglio ma aumentano di 66mila unità su agosto 2021. Sull’anno si registra una crescita soprattutto del lavoro a termine con 195 mila unità in più e 3 milioni 110mila persone ad agosto (-22mila su luglio). Nel complesso gli occupati ad agosto erano 23 milioni 79 mila.

La ripresa economica e del lavoro nei primi otto mesi del 2022 ha portato tuttavia con sé anche una crescita degli infortuni sul lavoro (legata anche al maggior numero di infezioni contratte nei luoghi di impiego) mentre si sono ridotti i casi mortali anche grazie alla riduzione della lealità correlata al Covid.

Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail tra gennaio e agosto sono state 484.561 con un aumento del 38,7% rispetto allo stesso periodo del 2021 mentre le denunce di casi mortali sono state 677 con un calo del 12,3% sullo stesso periodo dello scorso anno. Secondo questa rilevazione (dati ancora provvisori) sono in aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 39.367 (+7,9%).

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