Sciopero di 8 ore dei mezzi pubblici blocca le città

Bus fermi durante lo sciopero dei trasporti alla stazione Termini, Roma in una foto d'archivio.
Bus fermi durante lo sciopero dei trasporti alla stazione Termini, Roma in una foto d'archivio. (ANSA/ANGELO CARCONI)

ROMA. – Disagi da nord a sud per lo sciopero nazionale di bus e metro, proclamato dai sindacati per chiedere di fermare le ripetute aggressioni sui mezzi pubblici ad autisti e controllori. La protesta di otto ore decisa unitariamente da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferro, con orari diversi da città a città, è stata sospesa nelle Marche, colpita dall’emergenza maltempo.

Numerose le difficoltà segnalate nelle città per gli spostamenti e la circolazione. I sindacati indicano un’adesione quasi totale, con punte del 90%, allo stop del trasporto pubblico locale. Disavventura per alcuni cittadini ‘prigionieri’ nella metro a Roma. Decine di passeggeri sono infatti rimasti chiusi in mattinata all’interno della stazione Cornelia sulla linea A, quando stava per cominciare lo sciopero del trasporto pubblico locale (dalle 8.30 alle 16.30 nella capitale).

Gli utenti, uscendo dall’ultima metro prima dell’inizio dell’agitazione, si sono trovati i cancelli della stazione chiusi. Sul posto è poi intervenuto il personale della sicurezza Atac per la riapertura. Disagi anche a Milano, dove sono rimaste chiuse le quattro linee della metropolitana, durante l’orario dello stop (dalle 8.45 alle 15).

Servizio ridotto e linea 1 della metropolitana ferma anche a Napoli (protesta dalle 9 alle 17), dove nel corso dell’agitazione è rimasta aperta solo la Funicolare centrale: con folla, dunque, alle fermate dei bus, turisti inutilmente in attesa davanti ai cancelli abbassati della metro, traffico intenso in centro e in periferia. Ritardi alle fermate dei mezzi pubblici anche in altre città, da Firenze a Cagliari e Palermo. A Bari si sono registrate lunghe file nei pressi della stazione centrale e disagi soprattutto per gli studenti all’uscita da scuola.

I sindacati chiedono interventi per la sicurezza. Tante, “violente e reiterate” le aggressioni sui mezzi pubblici a conducenti, controllori, addetti alle stazioni, dicono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferro: una situazione “non più tollerabile”, che richiede provvedimenti “immediati” a tutela del personale.

A partire dall’attuazione del protocollo sulla sicurezza sottoscritto a marzo con i ministeri competenti che contiene “azioni concrete” per presidiare i luoghi di lavoro. Assoutenti si dice solidale con tutti i lavoratori del comparto trasporti, ma afferma di ritenere lo sciopero di oggi nel settore del Tpl “del tutto sbagliato perché danneggia i cittadini senza ottenere alcun risultato”.

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