L’Ue si muove, trasparenza su finanziamenti a partiti

Con 218 votos a favor, 25 en contra y 26 abstenciones, la Eurocámara pidió a Unión Europea adherirse a la iniciativa de solicitarle a la CPI investigar los crímenes de lesa humanidad contra el gobierno venezolano.
L' Eurocámara.

STRASBURGO. – Trasparenza e cura dei valori europei. Su questo binario l’Ue si appresta a muoversi in vista delle prossime Europee. Con un primo obiettivo: issare un muro di fronte al pericolo di interferenze straniere. Il tema, non solo in Italia, del resto è attualissimo e vive all’ombra della Russia.

La proposta avanzata dalla Commissione nel novembre del 2021 ha incassato il primo sì dell’Eurocamera in una votazione avvenuta 24 ore dopo l’annuncio di Ursula von der Leyen di un Defense Democracy Package contro la costante minaccia di ingerenze da Stati terzi.

La proposta della Commissione – sulla quale Lega e Fdi si sono astenuti mentre i loro gruppi di appartenenza, Ecr e Id, in gran parte hanno votato contro – mira ad una maggiore trasparenza di partiti e fondazioni attraverso verifiche sulla tracciabilità dei finanziamenti. “É chiaro che le donazioni extra-Ue sono totalmente escluse”, ha specificato in Aula la vice presidente della Commissione Vera Jourova, spiegando che Bruxelles si appresta ad avanzare una proposta anche sulla mpubblicità elettorale, “per evitare manipolazioni e difenderci dalle campagne di disinformazione”. Un maggiore controllo è previsto anche sull’uso che i partiti europei faranno dei loro fondi, per esempio nelle campagne referendarie, che devono essere connesse all’Unione.

L’obiettivo insomma è aumentare la portata dell’azione dei partiti ma senza deragliamenti dal “da demos europeo, che existe ed è sotto i nostri occhi”, ha spiegato l’eurodeputato di S&D Charles Goerens, che ha stilato la relazione sulla proposta. E su questa base il testo raccomanda l’ingresso di partiti di Paesi extra-Ue come “membri a pieno titolo” del Consiglio d’Europa. E delle regole ad hoc saranno varate anche in materia di parità di genere e lotta alle molestie sessuali.

Con il sì dell’Eurocamera la proposta è stata rinviata in Commissione per il via al trilogo, ovvero il negoziato tra l’esecutivo Ue, il Consiglio e il Pe. Con una deadline: approvare in via definitiva il regolamento a metà del 2023.

(di Michele Esposito/ANSA).

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