Il PSOE torna in lieve vantaggio sul PP nel sondaggio del CIS

Pedro Sánchez, jefe de Gobierno, y Alberto Nuñez Feijóo, presidente del PP. en una foto de archivo

MADRID — Lotta gomito a gomito tra il Partito Socialista e il Partito Popolare spagnolo per la posizione di favorito alle prossime elezioni (2023): almeno questo è quanto mette in luce l’ultimo sondaggio pubblico del Centro delle Ricerche Sociologiche iberico (CIS), di solito a cadenza mensile ma non pubblicato ad agosto. Rispetto al ‘barometro’ precedente, la novità è che la formazione del premier Pedro Sánchez è di nuovo in testa: 29,2% di intenzioni di voto contro il 28,5%. A luglio, invece, la principale forza d’opposizione era balzata in testa (30,1% contro il 28,2%), per la prima volta dopo diversi mesi.

Nelle ultime settimane, molti sondaggi pubblicati dalla stampa spagnola hanno certificato un sorpasso del PP, forte della recente designazione del suo nuovo leader Alberto Feijóo, sul PSOE, reduce tra l’altro da alcune pesanti sconfitte elettoriali territoriali. Pronostici che i popolari interpretano come segnali evidenti della necessità di un “cambio di ciclo” alla Moncloa. “La Spagna sta vivendo l’autunno di un governo”, ha dichiarato recentemente il leader del PP.

Ma Sánchez non si dà per vinto: già prima della pausa estiva di agosto, il premier nonché leader socialista ha dato il via a una serie di sostituzioni interne al proprio partito, impostando poi una nuova strategia politica con l’intenzione di recuperare voti. “Siamo il governo della gente”, ha detto lunedì ai suoi parlamentari, “vi chiedo di mettere in evidenza questa enorme quantità di sforzi, di dialogo, di accordi con chi è diverso”.

L’ultimo sondaggio del CIS, un organismo pubblico spesso criticato dall’opposizione, che lo considera legato al governo e quindi non imparziale, sostiene che la partita sia del tutto aperta: i due principali partiti spagnoli appaiono quasi alla pari, ed entrambi distanti dalla maggioranza assoluta. Resta da vedere come evolverà la situazione elettorale nei prossimi mesi, anche in vista dei prossimi passaggi previsti alle urne (locali e regionali nella primavera del 2023, politiche l’autonno successivo).

Altro aspetto messo in luce dal CIS è il calo della formazione di estrema destra Vox, che passa dal 12% al 10,3%, situazione che ridurrebbe le possibilità di formazione di una coalizione di governo con il PP (come succede invece nella regione della Castiglia-León). Dall’altra parte dello spettro politico, cala anche Unidas Podemos, che passa dal 13,4% al 12,8%. Il sondaggio non tiene in conto ‘Sumar’, “movimento cittadino” lanciato dalla vicepremier ed esponente di Unidas Podemos nel governo Yolanda Díaz. 

Insieme a Ciudadanos, che recupererebbe oltre un punto, passando dall’1,7% al 2,8%, crescono di due punti anche i potenziali appoggi ad “altri partiti” (dal 2,2% al 4,2%) e chi voterebbe in bianco (dallo 0,8% all’1,7%).

Redazione Madrid

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