Meloni rincara su lobby Lgbt. Arcigay: “Fa la furba”

Un sostenitore della comunitá LGBT partecipa in una manifestazione gay.
Un sostenitore della comunitá LGBT partecipa in una manifestazione gay. EPA/CHRISTOPHER JUE

BOLOGNA. – Non solo esiste una lobby Lgbt in Italia ma “esistono gruppi di pressione composti non solo da omosessuali ma anche da eterosessuali”. A tornare sul tema è la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni alla quale replica secca l’Arcigay: “È ossessionata dalla persone Lgbti+, le cita di continuo, tiene comizi in tutto il mondo nominandole. Poi quando le chiedono conto di questa ossessione, dice che non c’è nulla di omofobo. Evidentemente ci reputa pure poco intelligenti”. Mentre l’influencer Chiara Ferragni sui social torna a scatenare i suoi fan contro tutto il centrodestra: “Il 25 settembre fate sentire la vostra voce”.

Interpellata sull’esistenza di una lobby Lgbt in Italia, dopo gli slogan lanciati dal palco di Vox in Spagna, Giorgia Meloni in un’intervista a Radio 24 si dice “convinta” dell’esistenza di “gruppi di pressione composti non solo da omosessuali ma anche da eterosessuali. Accade in tutti i contesti e sistemi – spiega – e non mi pare ci sia nulla di omofobo nel dirlo… La democrazia è fatta di persone che si rispettano nelle differenze”.

Poi su un altro tema, le adozioni da parte degli omosessuali, Meloni aggiunge: “Una cosa sono i casi della vita e una cosa è imporle per legge. A me è mancato un padre? Sì”.

Non ci sta l’Arcigay, col segretario generale Gabriele Piazzoni che accusa la leader di Fratelli d’Italia di “fare la furba”. “La sua ricorrente espressione ‘lobby Lgbti’ – dice Piazzoni – brandita addirittura dal palco di Vox come un nemico da contrastare, oggi scopriamo, dalla stessa Meloni, essere riferita a gruppi di pressione politica.

Allora intendiamoci: in democrazia, i gruppi sociali a cui vengono negati diritti, devono avere la possibilità di chiederli, e di fare pressione. Se questa pressione infastidisce Meloni, evidentemente lei ha un problema con la democrazia e farebbe bene a esplicitarlo. Ma c’è di più: se questi gruppi di pressione li chiamiamo lobby, stiamo in realtà alludendo ad un’accezione denigratoria del termine, quasi noi fossimo dei potenti manovratori occulti”.

Ma “è lei la potente – aggiunge Piazzoni – ed è proprio perché da decenni in Italia il potere è gestito da persone come lei che abbiamo tanti problemi. Non faccia la furba, noi manifestiamo alla luce del sole”.

E dopo le critiche al partito guidato da Meloni sull’aborto negato nelle Marche, l’imprenditrice ma soprattutto influencer Chiara Ferragni torna con un messaggio politico ai suoi 27,6 milioni di follower. Condivide nelle Stories un post di ‘apriteilcervello’, profilo che si definisce “antifascista, antirazzista e support Lgbt+”, invitando a leggerlo “tutto” e a far “sentire” la propria voce il 25 settembre, il giorno delle elezioni. Il post critica il centrodestra, non solo Meloni ma anche gli alleati Salvini e Berlusconi, e lancia il messaggio: “La tua voce è essenziale”.

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