Cile: Parlamento approva proroga stato di emergenza nel sud

Una protesta de mapuches (Ansalatina)

SANTIAGO DEL CILE.  – Con 41 voti favorevoli, tre astenuti e uno contrario, il Senato del Cile ha approvato la proroga per altri 15 giorni dello stato di emergenza in vigore nelle regioni de La  Araucanía e nelle province di Arauco e  Biobío. Lo riferisce il ministro dell’Interno cileno.

La misura, che è stata già rinnovata sei volte, si precisa in un comunicato, era già passata positivamente lunedì alla Camera dei deputati con 124 voti favorevoli.

Rispetto alle precedenti richieste di proroga sottoposte al Parlamento, il testo di quest’ultima presentata dalla neo designata ministra dell’Interno Carolina Tohá indica esplicitamente che “si sta decretando lo stato di emergenza al fine di garantire la circolazione sulle vie di comunicazione e la tutela della vita delle persone”.

Per cui, precisa il ministero, nel primo articolo del testo si sottolinea che “un altro ruolo delle Forze Armate sarà la protezione della vita delle persone”.

Nel suo intervento prima del voto al Senato la ministra Tohá ha affermato che “siamo pienamente consapevoli che gli stati di emergenza non sono la soluzione. Ma quando abbiamo uomini e donne cileni che vivono nella paura, che vivono nel timore di non poter arrivare alle loro case, che vivono ascoltando colpi d’arma da fuoco sapendo che gli agenti di polizia non possono intervenire, non resta al momento che ricorrere a questo strumento”.

Nei prossimi mesi, ha concluso, “il governo si propone di risolvere la crisi in modo strutturale”.

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