Dl Aiuti bis: Coldiretti, senza interventi tavole vuote

ROMA, 13 SET – Si sta fermando la filiera agroalimentare italiana, dalla produzione agricola, all’industria di trasformazione sino alla distribuzione, con ripercussioni economiche e sociali facili da immaginare. E’ l’allarme lanciato dal presidente della Coldiretti Ettore Prandini, dal vice presidente di Filiera Italia Vincenzo Gesmundo e dal Consigliere Delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia nella lettera inviata al presidente del Consiglio Mario Draghi e ai ministri Giancarlo Giorgetti, Roberto Cingolani, Daniele Franco e Stefano Patuanelli.

“Abbiamo tenuto duro e vinto la battaglia contro il Covid non arrestando mai la nostra produzione ma ora è impossibile continuare, considerati i prezzi dell’energia che non accennano ad arrestarsi e con valori 10 volte maggiori di molti concorrenti esteri – si legge – i costi di produzione per le nostre aziende sono ormai insostenibili e non scaricabili integralmente a valle su un consumatore sempre più in difficoltà a causa dell’inflazione che lo ha già costretto a comprimere gli acquisti di beni alimentari di prima necessità”.

I numeri indicati nella lettera di Coldiretti e Filiera Italia mostrano la verità: oltre 70 mila imprese agricole (circa il 10% del totale) che continuano a lavorare in perdita rischiano ora di chiudere e la stessa cosa sta succedendo a circa 20 mila aziende della trasformazione, con conseguenze occupazionali sempre più gravi. Da qui la richiesta ” di intervenire con urgenza già nel prossimo decreto Aiuti, per mantenere in attività un settore che la stessa Commissione europea nella recente Comunicazione sull’energia ha indicato come strategico, invitando gli Stati membri a tutelarlo prioritariamente”. (ANSA).

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