Da inizio guerra Ucraina: +112% di attacchi hacker contro governo e militari

MILANO, 12 SET – Tra febbraio e agosto di quest’anno, gli attacchi hacker al governo e al settore militare dell’Ucraina sono cresciuti del 112%. La percentuale in Russia, per gli stessi soggetti, è invece scesa dell’8%. Lo dice la società di sicurezza Check Point Software Technology. Negli ultimi sei mesi, la società ha documentato oltre 1.500 attacchi informatici settimanali in media su ogni rete aziendale in Ucraina, un numero superiore alla media globale e alla Russia. Ciò corrisponde ad un aumento del 25% sulla media settimanale in Ucraina, rispetto a prima del conflitto, mentre a livello mondiale l’aumento è stato dello 0,1% e in Russia del 13%.

Check Point Research, la divisione di Threat Intelligence di Check Point Software Technologies, ha riferito che il settore più attaccato in Russia è stato quello finanziario, con una media di oltre 2.600 attacchi settimanali per organizzazione, con un aumento del 24% rispetto a prima del conflitto. Il secondo settore è quello delle comunicazioni, con una media di 1.928 attacchi settimanali per organizzazione (-8%). Il manifatturiero è stato il terzo settore più attaccato, con oltre 400 attacchi settimanali per organizzazione (- 64%).

“Nonostante la Russia non si sia completamente disconnessa da internet, sappiamo che le reti e i siti web governativi e militari hanno implementato diverse misure per limitare l’accesso alle loro risorse dall’esterno, rendendo più difficile l’esecuzione di alcuni attacchi” dicono gli esperti. “Dopo la fine del conflitto, gruppi e singoli individui non scompariranno. Al contrario, rivolgeranno le nuove competenze e i loro strumenti verso nuovi obiettivi, scatenando uno tsunami di attacchi informatici in tutto il mondo. Abbiamo già iniziato a vedere i primi segnali di allarme: gli attacchi ai partner della Nato e ai Paesi che hanno aiutato l’Ucraina sono aumentati, sia in frequenza che in intensità”. (ANSA).

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