Presidente Mattarella: “Tenere la Russia sotto pressione con le sanzioni”

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante le dichiarazioni alla stampa, in occasione della visita Ufficiale in Albania
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante le dichiarazioni alla stampa, in occasione della visita Ufficiale in Albania. (Ufficio Stampa Presidenza della Repubblica)

TIRANA. – La “sciagurata” decisione di Vladimir Putin di invadere l’Ucraina ha creato una crisi energetica preoccupante per rispondere alla quale serve uno “sforzo collettivo” sia interno che in ambito europeo, ma non è certo il momento di allentare la pressione internazionale su Mosca. Sergio Mattarella sembra preoccupato da alcune sbavature sull’approccio alle sanzioni e rilancia la linea del rigore che in questa strana campagna elettorale estiva sembra, all’interno di alcuni partiti, affievolita.

Mentre in Italia impazza il dibattito sul presidenzialismo e rimbalzano rumors sulle sue dimissioni, il presidente della Repubblica si tiene ben lontano da alcune interpretazioni velenose e si dedica alla politica estera a tutto tondo. Da Tirana, prima tappa di una missione balcanica che lo porterà anche a Skopje, capitale della Macedonia del nord, il capo dello Stato serra le fila e ribadisce la sua convinzione e quella dell’attuale esecutivo: “c’è grande preoccupazione” per la guerra in Ucraina, premette per poi ricordare:

“L’Italia continua a mantenere grande sostegno a Kiev e ritiene che sia necessario mantenere una forte pressione internazionale attraverso le sanzioni per superare questa sciagurata situazione bellicista della Russia. Naturalmente – sottolinea accanto al nuovo presidente albanese Bairam Begaj – speriamo nell’apertura di un negoziato che porti alla pace per la quale è un buon segnale l’accordo per il trasporto di grano ucraino”.

Allo stesso tempo però non nasconde la gravità della situazione energetica per affrontare la quale serve una grande compattezza: “La guerra in Ucraina sta portando conseguenze economiche particolarmente gravi per tutta l’Europa. Sul piano energetico la situazione è particolarmente grave, richiede un ripensamento collettivo”. Per questo Mattarella plaude alla decisione di Bruxelles che ha “deciso di ridurre la dipendenza energetica”.

Dopo la doverosa puntualizzazione sulla guerra in Ucraina il capo dello Stato torna a concentrarsi sull’obiettivo della sua missione tra Albania e Macedonia del nord, cioè il forte sostegno alla loro adesione all’Unione europea. E lo garantisce senza mezzi termini: “Sappiamo tutti bene che il futuro dell’Albania è in Europa e senza i Balcani occidentali il processo di unificazione dell’Europa sarebbe incompleto. L’Italia sarà sempre a fianco dell’Albania nel prossimo percorso” verso l’adesione.

Non manca una piccola stoccata all’Unione europea che certo non ha fatto sconti ai due Paesi per concedergli lo status: “Abbiamo accolto con grande soddisfazione il traguardo storico dell’apertura del processo di adesione alla Ue. L’Europa, con qualche ritardo, ha saputo onorare le promesse fatte al popolo albanese e l’Italia – evidenzia ancora Mattarella – si augura che il percorso venga completato velocemente”.

Da parte albanese non ci può che essere soddisfazione di fronte ad una garanzia così chiara dell’Italia, Paese con il quale ha l’interscambio più alto e relazioni politiche e culturali strettissime. “Nel suo percorso euroatlantico l’Albania è fortunata ad aver trovato un paese amico come l’Italia che ha avuto sempre come priorità l’integrazione dei Balcani occidentali nella Ue. Il suo aiuto è stato insostituibile”, ha commentato il presidente albanese Bairam Begaj.

(dell’inviato Fabrizio Finzi/ANSA)

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