“L’entusiasmo” della Scala fa tappa a Madrid: ecco come sarà la stagione 2022/2023

Presentazione a Madrid della stagione 2022/23 della Scala / Ambasciata d'Italia a Madrid
Il sovrintendente del Teatro alla Scala di Milano, Dominique Meyer, accompagnato dalla Direttrice dell’IIC-Madrid, Marialuisa Pappalardo e l’Ambasciatore Riccardo Guariglia

MADRID — Ci saranno 14 opere, sette balletti, una gala e oltre 40 concerti. La nuova stagione del Teatro alla Scala di Milano si avvicina, e i suoi responsabili, per la prima volta, hanno voluto presentarla anche a Madrid. “Siamo entusiasti, vogliamo condividere il nostro piacere di far vivere questo teatro”, ha affermato il sovrintendente di questo tempio della lirica, Dominique Meyer, a cui, per l’occasione, ha ceduto il palco l’Istituto Italiano di Cultura. Il primo appuntamento ufficiale è previsto per il 7 dicembre, con l’opera russa Boris Godunov di Modest Petrovič Musorgskij.

Proprio la scelta di includere nel programma un titolo russo, a dire il vero già presa da ben prima dell’inizio dell’invasione in Ucraina, è stato uno degli aspetti su cui si è soffermato Meyer. “Qualche discussione c’è stata”, ha affermato, “alcuni volevano farmi cancellare il Boris Godunov, che avevamo già programmato due anni fa, ma non sono d’accordo con l’idea di attaccare un pezzo di cultura, io non sono pronto a nascondermi quando leggo Pushkin o Dostojevskij”.

Meyer ha sottolineato che il programma di titoli dell’opera è “incentrato sul repertorio italiano”, comprendendo autori come Giuseppe Verdi, Gaetano Donizetti o Gioachino Rossini. Ma sono incluse anche “incursioni” tra opere straniere: oltre a quella in russo, ce ne sarà una in francese, una in tedesco, una in ceco e una in inglese. “È un’offerta molto ampia e varia”, ha sostenuto Meyer.

Il sovrintendente della Scala ha messo anche in evidenza che il teatro sta attuando una serie di innovazioni sul piano della tecnologia (ad esempio, con una “piattaforma” di spettacoli a pagamento online che sarà attiva da febbraio 2023), dell’ecologia e dell’inclusione. “Quando sono arrivato c’era solo una donna nel comitato di direzione della Scala, un po’ poc0”, ha commentato il veterano direttore teatrale francese. Poi, Meyer ha illustrato nei dettagli la programmazione della stagione 2022/2023.

Uno degli aspetti messi in luce dalla presentazione odierna a Madrid — inserita nel contesto di un tour di promozione che prevede anche tappe a Losanna, Zurigo, Vienna, Berlino, Londra, New York e Parigi — è il recente aumento degli spettatori spagnoli alla Scala: secondo fonti del teatro milanese, dal Paese iberico proviene infatti, ormai, tra il 5% e il 7% del pubblico straniero, che a sua volta rappresenta circa un terzo del totale. Una tendenza contraria a quella degli appassionati australiani e dell’Estremo Oriente, penalizzata dalla pandemia.

L’intervento di Meyer è stato preceduto da quello di Riccardo Guariglia, ambasciatore italiano a Madrid, che ha sottolineato “l’importanza della diplomazia culturale, di cui la lirica costituisce un rilevante elemento, quale strumento privilegiato del dialogo tra Italia e Spagna”. Guariglia ha aggiunto che “il nostro Paese è in prima linea nella promozione del proprio soft power culturale e che in questa cornice la Scala è senza dubbio un’eccellenza italiana celebrata e riconosciuta anche in Spagna”.

Il diplomatico ha poi ricordato grandi artisti spagnoli che hanno consacrato la loro fama alla Scala, dal mezzosoprano recentemente scomparsa Teresa Berganza al soprano Montserrat Caballé al tenore José Carreras e ballerino e coreografo Antonio Gades. “Sono illustri testimonianze del grande amore per l’arte e la cultura che da sempre caratterizza le relazioni tra Italia e Spagna e che contiamo di rinsaldare ulteriormente”, ha affermato.

Nel corso dell’evento, moderato dalla direttrice dell’IIC madrileno Marialuisa Pappalardo, c’è stato anche spazio anche per la presentazione del progetto italo-spagnolo vincitore dell’incarico di costruzione dei nuovi laboratori e magazzini de La Scala a Rubattino. La firma è di FRPO Rodriguez y Oriol, WALK Architecture di Madrid e SD Partners di Milano.

Francesco Rodella / Redazione Madrid

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