Bologna-Mihajlovic storia finita, esonerato il tecnico

L'allenatore del Bologna Sinisa Mihajlovic in panchina durante una partita.
L'allenatore del Bologna Sinisa Mihajlovic in panchina durante una partita.. ANSA/GIORGIO BENVENUTI

BOLOGNA.  – Dopo due giorni di confronti interni a Casteldebole il club rossoblù ha deciso di far calare il sipario sull’avventura di Sinisa Mihajlovic a Bologna.

Scelta sofferta ma presa nel corso di un faccia a faccia andato in scena oggi a Roma, intorno all’ora di pranzo, tra l’ad del Bologna Claudio Fenucci, il responsabile dell’area técnica Giovanni Sartori, il diesse Marco Di Vaio e il tecnico.

Quest’ultimo avrebbe voluto proseguire l’avventura, dopo i tre punti conquistati nelle prime cinque giornate. Il club, però, ha valutato la parabola discendente iniziata a gennaio: 24 partite di campionato, 4 vittorie, 10 pareggi e 10 sconfitte, per una media da rischio retrocessione.

“Voglio essere valutato come allenatore”, ha sempre dichiarato Sinisa. E la decisione, seppur sofferta è stata presa: ciclo concluso. Ciclo sofferto e comunque indimenticabile, perché Sinisa raccolse il Bologna in zona retrocessione nel gennaio del 2019 e lo trascinò al decimo posto con 30 punti nelle ultime 17 giornate. In estate, però, quello stesso anno arrivò la notizia della malattia: leucemia. Arrivò una conferenza stampa commovente, in cui il tecnico decise di annunciare al mondo la notizia, pur tenendo la guida della squadra dall’ospedale e presentandosi a Verona, per la prima della stagione 2019-20, visibilmente segnato.

Scene che a Bologna sarebbero poi diventate di ordinaria amministrazione: tra cicli di cure, allenamenti e partite condotte da remoto dalla camera dell’ospedale e ritorni al campo. A fine ottobre 2019 il trapianto di midollo, la convalescenza e le dimissioni un mese più tardi.

Nella stagione successiva il Bologna colleziona 47 punti, in quella dopo ancora 41: inizia il calo. Ma è nell’ultima che arriva la notizia della ricaduta, a marzo di quest’anno. Il tecnico saluta la squadra prima del ritiro, ma non può presenziare al lavoro estivo, ripresentandosi, nuevamente segnato, prima della Coppa Italia con il Cosenza. Si porta i senatori in conferenza stampa alla vigilia della prima di campionato con la Lazio, ma la magia del primo anno e mezzo sul campo pare svanita: il Bologna fatica, pareggia soffrendo con Verona, Salernitana e Spezia, perde a Roma nonostante un primo tempo giocato in superiorità numerica, e a Milano con il Milan.

“Cosa mi aspetto domani? di essere ancora vivo”, dichiara dopo il pareggio di La Spezia, quando iniziano a circolare le indiscrezioni relative alla sua panchina in bilico. Lunedì, Sinisa è costretto in ospedale per controlli e poi torna a casa a Roma, mentre il patron Saputo, Fenucci, Sartori e Di Vaio si riuniscono tra le 16 e le 20.30 per decidere il futuro del tecnico. Oggi, infine, l’esonero: “É stata la decisione più difficile che ho preso da quando sono presidente del Bologna”, ha dichiarato Joey Saputo nella nota con cui il Bologna ha ufficializzato il divorzio, solo sportivo, ma non umano.

“Questa società e tutte le persone che la compongono saranno sempre al suo fianco fino alla sua completa e totale guarigione en el prosieguo della sua carriera”. Fenucci ha aggiunto: “Siamo tutti dispiaciuti. A Sinisa mi legheranno sempre un’amicizia e un affetto che vanno oltre i rispettivi ruoli professionali, ma oggi ci troviamo a dover fare questa scelta dolorosa per il bene di una squadra”.

Adesso inizia la caccia al sostituto: De Zerbi era l’obiettivo numero uno ma ha rifiutato la chiamata. Ranieri e Thiago Motta sono ora gli indiziati principali. Domani, però, alla ripresa, sarà il tecnico della Primavera Vigiani a guidare l’allenamento.

(di Marcello Giordano/ANSA).

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