La politica riparte a pieno regime: la sfida Sánchez-Feijóo entra nel vivo

Sánchez e Feijóo

MADRID — Con settembre, anche i motori della macchina politica riprendono a girare a pieno regime. E, visto anche l’intenso ciclo di elezioni in rapido avvicinamento (primavera e autunno 2023), i principali attori sulla scena sono già pronti ad alzare i toni della contesa. Da un lato, il premier socialista Pedro Sánchez, dato in calo nei sondaggi, punta ad accentuare il messaggio di volontà di mostrare vicinanza alla “classe media e dei lavoratori”, con un atto pubblico in formato inedito in cui “saranno protagonisti i cittadini”. Dall’altro, il popolare Alberto Feijóo cerca di consolidare il vantaggio attribuitogli da diversi pronostici: oggi, lo ha fatto dando mostra di buona sintonia con la la governatrice madrilena Isabel Díaz Ayuso — una delle colleghe di partito più dure con il premier. “Quando dicono Isabel ed io siamo molto diversi,  emerge invece cosa ci accomuna: che entrambi mettiamo in agitazione il governo Sánchez”, ha detto accompagnandola nell’atto di inizio del corso politico popolare nella regione della capitale.

Spesso i critici di Sánchez gli hanno rimproverato scarsa capacità di empatia con la cittadinanza. E alcune batoste elettorali del suo Partito Socialista, come quella di giugno nella regione tradizionalmente amica dell’Andalusia, pare abbiano influito in un cambio di rotta del discorso politico del premier. Già da prima dell’estate, il leader socialista ha incentrato diversi suoi discorsi sulla necessità di difendere “chi ha meno” nell’attuale contesto di incertezze economiche ed energetiche e altissima inflazione. E uno degli argomenti ricorrenti è la messa in risalto di misure sociali, come gli abbonamenti gratis ai treni locali e regionali fino a dicembre.

In questa linea, sottolineano media iberici, può interpretarsi anche la scelta di location e invitati per l’atto formale di inizio del nuovo corso politico, previsto per lunedì prossimo: non più i rappresentanti delle principali società spagnole quotate in borsa presso un elegante edificio del centro di Madrid, ma cittadini anonimi alla Moncloa, la sede istituzionale della presidenza.

Secondo fonti vicine al governo, l’idea è quella di permettere ai cittadini di “esprimere preoccupazioni e proposte” direttamente al presidente, in un confronto “pubblico” nel quale verranno anche illustrate le “priorità del governo nei prossimi mesi”.

D’altro canto, il Partito Popolare (PP) sta incentrando i propri attacchi sul fatto di considerare l’azione del governo “contradditoria”, “improvvisata” e “distante dai problemi della gente”. “Che guardino a chi non riesce a sbarcare il lunario, a chi ha difficoltà a fare la spesa”, ha affermato oggi in un intervento da Alcalá de Henares.

Feijóo accusa anche Sánchez di non ascoltare le proposte dell’opposizione da lui guidata, salvo poi “copiarle”, come nel caso della riduzione dell’Iva sul gas dal 21% al 5% (misura suggerita dai popolari e inizialmente scartata dal governo).

Oggi si è concentrato anche su un aspetto aggiuntivo: gli spifferi che indicano che non sempre le inziative politiche di Ayuso — affermatasi come leader territoriale con alta capacità di mobilitazione dell’elettorato con la costruzione di un profilo politico certamente singolare nella scena politica spagnola — sarebbero accettate con il 100% dalla direzione nazionale del partito. “Quando al PP le cose vanno bene, si inventano discrepanze e controversie, e, più se ne inventano, più il PP va bene”, ha detto.

“Il nostro modello è quello della libertà”, ha aggiunto da parte sua Ayuso. “Madrid è una città che si ribella all’autoritarismo”, ha aggiunto facendo riferimento ad alcune delle politiche introdotte dal governo.

Redazione Madrid

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