Muore operaio schiacciato da piastra di cinque tonnellate

Incidenti sul lavoro, cantiere, infortuni.
Incidenti sul lavoro, cantiere, infortuni. (archivio Ansa)

BRESCIA. – Un giovane operaio morto ed altri sei gravemente feriti nel primo venerdì di settembre confermano come in Italia la sicurezza sul lavoro sia, da Nord a Sud, una vera e propria emergenza. I numeri odierni costringono ad aggiornare le già drammatiche statistiche dell’Inail, che nei primi sette mesi dell’anno hanno registrato 569 morti bianche, con una media di 81 decessi al mese, e 441.451 denunce di infortunio, ben il 41,1% in più rispetto allo stesso periodo del 2021.

La vittima di oggi è un operaio di soli 31 anni, travolto da una piastra di colatura da cinquanta quintali in un’azienda di Pontevico, in provincia di Brescia. Inutile l’allarme lanciato dai colleghi, testimoni impotenti della tragedia. “Questo dramma ammonisce tutti e ci chiama a delle responsabilità più forti per ridare a chi lavora, quella sicurezza che oggi sembra scomparsa dai luoghi di lavoro”, commenta in una nota la Fim Cisl.

L’ultimo infortunio mortale in provincia di Brescia risaliva al 18 agosto scorso, quando un 28enne è morto dopo essere stato travolto da una lastra di metallo. Dopo due giorni di agonia, è deceduto ieri il 32enne caduto da un’altezza di 8 metri, mentre si occupava della messa in opera di alcune reti paramassi su una parete rocciosa del comune di Averara (Bergamo).

A perdere la vita mercoledì a Varese, invece, è stato un operaio di 59 anni rimasto incastrato in un macchinario di una azienda di griglie di ferro di cui stava effettuando la manutenzione. “Si registrano più di 90 infortuni mortali nella sola Lombardia confermando un dato infortunistico mortale inaccettabile”, commentano le segreterie Fim Fiom Uilm Lombardia, che “ritengono indispensabile che le istituzioni preposte alla vigilanza siano messe in condizioni di garantire adeguate misure di prevenzione oltre la piena applicazione della legislazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”.

Per mercoledì la Fiom di Brescia ha annunciato “una prima risposta concreta di mobilitazione”, dichiarando uno sciopero generale di due ore di tutte le lavoratrici e lavoratori metalmeccanici. Quello degli infortuni sul lavoro è ormai un bollettino di guerra quotidiano.

Un altro grave incidente, a poche ore dalla morte nel Bresciano dell’operaio 31enne, è avvenuto a Verona e ha coinvolto due persone. Un 21enne è in condizioni disperate: stava eseguendo lavori di manutenzione alla Cantina Pasqua, quando è caduto in un silos dopo aver perso i sensi per aver inalato i vapori. Con lui c’era un collega di 37 anni che nel tentativo di salvarlo è caduto dal punto più alto della cisterna, battendo violentemente la testa a terra, ed ora è ricoverato in ospedale.

Gravi anche le condizioni di un operaio di 34 anni investito da un camion in manovra nel piazzale di un’azienda in provincia di Bergamo, di nuovo in Lombardia. Stava invece lavorando in campagna con la motozappa un 50enne che in località Ponte, a Taggia in Liguria, ha subito un grave trauma toracico da schiacciamento e la semi amputazione di un piede.

Come quest’ultimo anche un operaio di Tarcento, in provincia di Udine, è stato trasferito in gravi condizioni in ospedale: è caduto da un’altezza di circa sei metri mentre era impegnato su un impianto di illuminazione. Ha infine riportato la frattura in più punti di una gamba un operaio di 43 anni finito in un macchinario per sbucciare le mandorle in un’azienda agricola di Piazza Armerina, in provincia di Enna.

(di Andrea Cittadini/ANSA)

Lascia un commento