Sánchez lancia una nuova misura anti-inflazione: ‘Iva sul gas dal 21% al 5%’

El presidente del Gobierno, Pedro Sánchez (Foto: Pool Moncloa/Fernando Calvo)

MADRID — Pedro Sánchez alza ancora la posta per frenare l’inflazione. “Il governo proporrà una riduzione dell’Iva sul gas dal 21% al 5%”, ha affermato il premier spagnolo stamattina in intervista alla radio Cadena SER, “lo faremo a partire da ottobre, inizialmente fino al 31 dicembre”. Oltre a fornire sul piatto d’argento il titolo del giorno ai media, l’annuncio ha dato subito di che discutere: la misura prevista — già applicata per quanto riguarda l’Iva sull’elettricità — era infatti stata proposta anche dall’opposizione e inizialmente non presa in considerazione dall’esecutivo. “Peccato che sia arrivato in ritardo di cinque mesi”, ha replicato con un tono velato di ironia il leader popolare Alberto Feijóo, “ringraziamo che almeno su qualcosa ci abbia ascoltati, anche se a stento”.

Sánchez ha annunciato la nuova misura nella prima intervista concessa alla stampa dopo le vacanze estive. “Sarà un corso politico intenso”, ha esordito, “ma posso assicurare che questo governo cercherà sempre, in tutte le sue decisioni, di proteggere la classe media e dei lavoratori”.

Il premier ha aggiunto che le prospettive per i prossimi mesi di autunno e inverno saranno contraddistinti ancora “dall’incertezza”, perché continuerà a influire l’evoluzione della guerra in Ucraina. “Il compito della politica è di trasmettere certezze, che non è promettere una pillola magica, ma neanche entrare in una spirale di catastrofismo”, ha aggiunto.

In tal senso, Sánchez ha affermato che si può ancora “fare molto” per attutire il colpo che questa situazione internazionale comporta per famiglie e imprese. Ed è per questo che ora viene lanciata una nuova misura contro il caro-prezzi. “È ragionevole cercare di ridurre anche la bolletta del riscaldamento dei cittadini”, ha sostenuto.

Secondo l’associazione di consumatori Facua, il risparmio per consumatori con tariffa fissa conseguente a questo provvedimento fiscale potrebbe essere di circa 5-10 euro al mese. “Esortiamo il governo a consolidare la riduzione dell’IVA su elettricità e gas aumentando le tasse alle grandi imprese, in proporzione ai loro utili, e ai cittadini con i redditi più elevati”, si legge in una nota di questa organizzazione.

Nei mesi scorsi, il governo aveva annunciato un’imposta straordinaria sugli “utili extra” di grandi compagnie energetiche e gruppi finanziari. Inoltre, sono stati lanciati un bonus da 200 euro alle famiglie con redditi inferiori ai 14.000 euro annui, la riduzione dal 10% al 5% dell’Iva sull’elettricità, uno sconto da 20 centesimi di euro al litro sui carburanti, incentivi per l’edilizia popolare e borse di studio per studenti.

Anche se la misura meglio accolta dai cittadini pare essere il rimborso al 100% degli abbonamenti per treni a media percorrenza e locali, attivo proprio da oggi e fino a fine anno.

Tuttavia, i piani del governo non hanno risparmiato a Sánchez attacchi di Feijóo: secondo il leader dell’opposizione, alcune misure sono arrivate tardi, altre sono insufficienti, mentre, a causa dell’inflazione, il governo starebbe riscuotendo più tasse delle dovute. E così arriva il rilancio: “Restituite una parte degli extra riscossi e date un assegno da 200 euro per ogni studente”, ha proposto Feijóo.

Poco prima, nell’intervista alla SER, Sánchez era stato duro con il leader popolare (con il quale si è riunito direttamente solo una volta, ad aprile scorso in occasione dell’esordio del rivale come presidente del PP): “Il signor Feijóo è abbastanza docile con gli interessi di chi lo ha messo a capo del PP”, ha affermato.

Redazione Madrid

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