Ripartono i lavori delle Camere, Aiuti bis e giustizia

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, rende le Comunicazioni alla Camera dei Deputati in vista del Consiglio europeo del 23-24.
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, rende le Comunicazioni alla Camera dei Deputati in vista del Consiglio europeo del 23-24. Roma, 22/06/2022. (Ufficio Stampa della Presidenza del Consiglio)

ROMA. – Dopo la pausa estiva, in piena campagna elettorale, le Camere si preparano a riaprire. Al Senato l’esame del dl aiuti bis e alla Camera i pareri sulla delega al governo per l’efficienza del processo penale si annunciano al momento gli appuntamenti politicamente più caldi, in un calendario piuttosto scarno, in cui però prima delle elezioni potrebbe entrare un nuovo decreto di aiuti contro il caro-bollette.

Dai temi etici, all’ergastolo ostativo, dall’equo compenso alla delega fiscale sono diversi i provvedimenti fermati dalla crisi di governo appena prima dell’estate. Dopo una pausa di neanche un mese, dedicata da molti parlamentari alla campagna elettorale, a Palazzo Madama i lavori in Aula riprenderanno martedì 6 settembre alle 16.30, con l’esame appunto del dl aiuti bis.

L’iter di conversione in legge comincia domani alle 15 nelle commissioni congiunte Bilancio e Finanze, con relatori i due presidenti, Luciano D’Alfonso (Pd) e Daniele Pesco (M5s). Una seconda seduta è in programma mercoledì e giovedì alle 10 è fissato il termine per gli emendamenti ma un eventuale emendamento del governo può arrivare anche dopo e, secondo calendario, le commissioni torneranno a riunirsi martedì prossimo alle 10.

Per l’approvazione finale, la Camera è convocata il 13 settembre, dopo un rapido passaggio nelle commissioni Bilancio e Finanze di Montecitorio, e fra gli stessi parlamentari si ragiona di come non sarà semplice avere un’alta affluenza per i passaggi in Aula, a meno di dieci giorni dalle elezioni. Alla Camera la commissione che più sarà chiamata a lavorare nelle prossime settimane è la Giustizia. In particolare, dovrà votare i pareri su tre atti del governo.

Quello più caldo politicamente è la delega per l’efficienza del processo penale: giovedì 8 sarà incardinato in commissione (il termine è l’8 ottobre) il testo della guardasigilli Marta Cartabia, su cui M5s e Lega hanno espresso critiche e perplessità, destinate – secondo fonti parlamentari di entrambi i partiti – a trasformarsi in un pareri con osservazioni e condizioni.

Si annunciano invece più serene le valutazioni al via martedì 7 sul decreto legislativo recante norme sull’ufficio per il processo, sulla delega per l’efficienza del processo civile, nonché il decreto attuativo della direttiva Ue anti-frode. La crisi di governo ha portato anche un’accelerazione dei lavori della commissione bicamerale di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti.

Da giovedì inizia l’esame di una serie di risoluzioni che dovrebbero essere approvate entro metà settembre: fra queste, quella sull’Ilva di Taranto e quella sul traffico di rifiuti dall’Italia alla Tunisia.

(di Paolo Cappelleri/ANSA)

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