Biden attacca Trump: “La sua ideologia è semi-fascista”

Joe Biden

WASHINGTON.  – I trumpiani sono “semi-fascisti”: Joe Biden lancia uno dei suoi attacchi più duri al suo predecessore e ai suoi alleati aprendo in Maryland la sua campagna per le elezioni di Midterm dove, avvisa, “sono in gioco la democrazia e i diritti”, dall’aborto alle nozze gay.

“Nessuno deve più tentare nuovamente di rubarvi il voto con la violenza”, ha tuonato il presidente Usa, riferendosi all’assalto del Capitol del 6 gennaio istigato dal predecessore per ribaltare l’esito delle elezioni. “Quello che stiamo vedendo ora o è l’inizio o è la campana a morto della filosofía estremista Maga (acronimo dello slogan elettorale del tycoon ‘Make America great again’). Non è solo Trump, è l’intera filosofia che sostiene questa sorta di semi-fascismo”, ha accusato con toni battaglieri in un comizio davanti ad oltre 3.500 persone, il primo dopo mesi.

“Questo non è più il partito repubblicano dei vostri padri, è una cosa diversa”, ha incalzato mettendo nel mirino Trump e il suo populismo: “Ho sottostimato quanti danni hanno fatto i precedenti quattro anni alla reputazione dell’America nel mondo”, ha ammesso, ricordando il lavoro fatto per ricucire le alleanze internazionali e la ritrovata leadership Usa che gli ha consentito di “radunare il mondo contro l’aggressione di Putin”.

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"Nel 2020 voi e 81 milioni di americani avete votato per salvare la nostra democrazia, per questo Trump non è più solo un ex presidente ma un ex presidente sconfitto", ha infierito Biden, liquidando così la "grande bugia" delle elezioni rubate.

Poi ha messo gli elettori davanti ad un bivio: "Trump e i suoi alleati hanno scelto di tornare indietro, alla rabbia, alla violenza, all'odio e alle divisioni, noi invece abbiamo scelto una via diversa, andare avanti, guardare al futuro, la speranza e l'ottimismo".

In vista di Midterm Biden imbocca quindi la strada dell'escalation contro Trump e i suoi seguaci, cercando di dipingere gli avversari come estremisti proto-fascisti per la maggioranza degli elettori e di polarizzare lo scontro. La reazione non si è fatta attendere: "Parole spregevoli", ha commentato il comitato nazionale del partito repubblicano, accusando il presidente democratico tra l'altro di "aver mandato il Paese in recessione mentre le famiglie non possono sostenere i costi di benzina e cibo".

Biden ha trasformato le elezioni di metà mandato in una nuova battaglia per i diritti, ammonendo che dopo l'aborto – su cui oggi ha presieduto una riunione ad hoc – sono a rischio anche le nozze gay e l'Obamacare. E, con i diritti, la lotta al climate change, la battaglia contro la proliferazione delle armi, ha aggiunto, promettendo in caso di vittoria dem di mettere al bando quelle d'assalto.

Intanto vanta i successi della sua amministrazione, mentre nei sondaggi risale sopra il 40% e i dem vedono aumentare le chance di mantenere il controllo non solo del Senato ma anche della Camera. "Stiamo andando nella direzione giusta, penso che possiamo vincere. Vinceremo", ha assicurato davanti ad una folla esultante.

(di Claudio Salvalaggio/ANSA).

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