Elezioni: manifesti e slogan, fase due della campagna elettorale

Alcuni contrassegni affissi al Viminale per la presentazione dei simboli elettorali, Roma, 21 gennaio 2018. ANSA/ANGELO CARCONI

ROMA. – Manca ormai solo un mese al giorno delle elezioni e la battaglia per accaparrarsi i voti di delusi, astenuti e indecisi va avanti a marce forzate. Con buona pace di Carlo Calenda, che ha proposto l’interruzione della campagna elettorale per far fronte alla crisi energetica, la partita sale di intensità sul piano della comunicazione.

Ogni leader ha il suo slogan, da riproporre compulsivamente sotto i post sui social, d’altronde la ridondanza del messaggio è alla base di ogni buona campagna di comunicazione. L’ultimo comparso tra le strade delle nostre città è “Scegli.”, che campeggia sui cartelloni 6 metri per 3 sotto il volto di Enrico Letta, per l’operazione di propaganda dei dem giocata tutto sulla polarizzazione delle scelte.

Dal lato sbagliato – secondo gli ideatori – del manifesto, su fondo nero, si trova un concetto da avversare: ‘combustibili fossili’, stare ‘con Putin’ o il ‘lavoro sottopagato’. Dall’altro lato, quello ‘giusto’, i loro opposti vincenti su fondo rosso: ‘energie rinnovabili’, ‘con l’Europa’, ‘salario minimo’. Solo due scelte possibili, come a ridurre la sfida elettorale a due partecipanti e niente Terzo Polo.

Non stupisce quindi che Calenda prima abbia commentato: “La scomparsa definitiva della politica ridotta a roulette. Che orrore” e poi abbia rilanciato: “Possiamo spezzare la maledizione che ci condanna a scegliere tra due coalizioni confuse e incapaci di governare”.

Dall’altro lato della barricata, non è un mistero, Letta vede soprattutto Giorgia Meloni e il suo ‘Pronti’, il motto che accompagna il viso sorridente sui cartelloni blu della leader di Fratelli d’Italia. Non è il solo segretario dem a disegnare una campagna di comunicazione da opporre a Meloni. Emma Bonino lo supera e lancia come slogan addirittura ‘Io non sono Giorgia, io sono Emma’.

“A distinguerci bastano le idee” – spiega la leader di + Europa -. Io, ad esempio, non condivido una sola parola, una sola proposta della signora Meloni, e vorrei che fosse chiaro”. Già arcinoto il claim ‘Credo’ della Lega di Matteo Salvini e tra i più ricercati su Twitter c’è anche l’hashtag #dallapartegiusta che compare sotto i post di Giuseppe Conte e del Movimento 5 stelle, mentre Azione e Italia viva scelgono #Italiasulserio in attesa del lancio ufficiale della campagna elettorale il due settembre a Milano.

Come sempre Forza Italia si conferma molto focalizzata attorno alla figura di Silvio Berlusconi, all’ottava campagna elettorale per le politiche dal ’94 ad oggi. Il Cavaliere però non lascia nulla al caso e anche per questa tornata ripropone un must come il ‘manuale del candidato’, già fatto recapitare a tutti gli aspiranti parlamentari azzurri.

Condensati in 30 pagine consigli politici, dal look da adottare fino alle dritte su come e quando usare i social. La priorità dei candidati – secondo la guida – restano però gli elettori: “vengono prima di qualsiasi cosa” e vanno guardati negli occhi senza distrarsi, ad esempio per controllare il cellulare. E per questo bisogna esserci “sempre e comunque”, non disertando nemmeno “le cerimonie sacramentali”.

(di Flavio Russo/ANSA)

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