Barlumi di speranza dall’Ucraina, parte il campionato

Yarmolenko, attaccante della Naizonale ucraina mentre festeggia un gol. Archivio.

ROMA.  – Sei gol in quattro partite, più altre tre rinviate, per ricominciare a vivere, non la stessa vita di prima ma qualcosa che regali un po’ di emozioni e speranze.

In Ucraina è cominciato il campionato di calcio, a dare il via è stata la sfida tra Shakhtar e Metalist Kharkiv, che hanno pareggiato 0-0. I giocatori e delle due squadre e l’arbitro e i suoi collaboratori sono scesi in campo avvolti in della bandiere dell’Ucraina e con un messaggio volto a condannare l’invasione da parte della Russia.

Sulle maglie dei giocatori del Metalist, ripescato nella massima serie al posto del Mariupol impossibilitato a prendere parte al torneo, al posto del logo dello sponsor c’era l’emblema delle forze armare ucraine. Poi il minuto di silenzio per le vittime della guerra. Sugli spalti vuoti degli striscioni con altri messaggi, in questo caso di sostegno ai soldati impegnati al fronte.
div id=”prj_vidinread”>

Poi si sono giocate altre tre sfide: Chernomorets Odessa-Veres Rivne 0-1, Zorya-Vorskla 3-1 e Kolos-Kryvbas 1-0, più tre del campionato under 19, equivalente del Primavera italiano. Insomma, segnali di cui il popolo aveva bisogno, perché il calcio unisce e per un’ora e mezza riesce perfino a far dimenticare gli orrori della guerra.

Si gioca a porte chiuse per motivi di sicurezza ma almeno questo è un altro barlume di normalità, dopo quello, (e la gioia) di sabato notte, quando Oleksandr Usyk ha battuto di nuovo Anthony Joshua nel Mondiale dei pesi massimi, che in Ucraina in tanti hanno visto perché il campione, che aveva ottenuto i diritti tv per il suo paese ha poi regalato il match alla sua gente.

Ora è il turno del calcio, anche in Ucraina lo sport più amato e quindi si andrà avanti: “voi russi ci fate la guerra, noi ucraini giochiamo a calcio, e facciamo anche il campionato. Anzi, i campionati: serie A, B e C, maschile e femminile.

Abbiamo bisogno di calcio. E lo facciamo per i tifosi, ma anche per i nostri soldati al fronte”, le parole, dette con enfasi e orgoglio dal presidente della lega calcio ucraina, Andriy Pavelko. La data d’inizio del campionato non è stata scelta caso, perché oggi in Ucraina è il ‘giorno della bandiera nazionale’. Per ora si gioca nella parte occidentale e più sicura del paese, anche se non completamente al riparo da eventuali attacchi dell’esercito russo. Ogni stadio è stato dotato di sirene e rifugi antiaerei nelle immediate vicinanze, con l’ausilio di protezioni di armi antiaeree mobili dell’esercito ucraino. Gli arbitri sono stati istruiti per gestire le eventuali interruzioni.

Dall’Italia, su Twitter, è arrivato il commento della sottosegretaria allo sport del governo italiano, Valentina Vezzali: “oggi riparte il campionato ucraino. Un evento che fa riflettere sull’importanza e la centralità dello sport nelle nostre vite, che diamo per scontata, ma che può essere messa a repentaglio da persone senza scrupoli. Lo sport regala passioni e il popolo ucraino se ne riappropria!”.

Lascia un commento