Spagna, Sánchez a caccia di sostegni per l’ok al nuovo decreto su energia e inflazione

Vetrine spente a Madrid

MADRID — Si scaldano i motori e anche i toni nella politica spagnola. Tra due giorni è previsto infatti il primo appuntamento parlamentare di rilievo del corso politico appena iniziato: il Congresso dei deputati è chiamato a convalidare o respingere un decreto del governo che include un piano di risparmio energetico e misure anti-inflazione, come gli abbonamenti gratuiti per treni locali e a media percorrenza. Tuttavia, allo stato attuale, il premier Pedro Sánchez e i suoi non hanno ancora voti sufficienti garantiti espressamente. L’unica ad annunciare un probabile “no” è stata la principale formazione dell’opposizione, il Partito Popolare (PP), che ha accusato l’esecutivo di aver introdotto misure “frivole”. Una presa di posizione che ha scatenato dure critiche da parte dei socialisti, il partito di Sánchez.

“Questo decreto è un’improvvisazione”, diceva ieri Elías Bendodo, coordinatore generale del PP. “Rileggano le nostre proposte, ritirino le questioni frivole, introducano scommesse serie, come aiuti ai trasporti su strada e all’industria”, aggiungeva, chiedendo al governo di modificare il proprio governo se vuole contare sul sostegno popolare.

A rispondere in toni molto duri è stata oggi la portavoce dell’esecutivo, la socialista Isabel Rodríguez. “Qui si sta parlando di rispettare i nostri impegni con l’UE per combattere una minaccia, e cioè che Putin vuole chiudere il rubinetto del gas all’Europa”, ha affermato dopo il Consiglio dei Ministri in allusione al regolamento di risparmio energetico comunitario approvato da Bruxelles. “Il PP ha avuto 23 giorni per leggere il nostro governo, ma da quanto detto ieri sembra che non lo conoscessero”. 

Il decreto include provvedimenti come limiti ai termostati per limitare l’uso di aria condizionata e riscaldamento o all’illuminazione notturna delle vetrine, ma anche aiuti di carattere più direttamente sociale come borse di studio o sconti sui trasporti.

“Ciò che stiamo proponendo è di tale buon senso che non si comprende un parere negativo di nessun gruppo politico, quindi ci attendiamo un accordo di maggioranza”, ha aggiunto Rodríguez. “Dal principale partito dell’opposizione ci aspettavamo qualcosa di più”, ha poi detto, “e votano no a questo decreto, dovranno spiegarci da che parte stanno”. Per quanto riguarda eventuali accordi con altri partiti, Rodríguez ha assicurato che si stanno “mantenendo conversazioni” per ultimare accordi. 

Quello sulle misure energetiche non è l’unico campo di scontro tra il partito di Sánchez (PSOE) e il PP: un altro terreno accidentto è quello del rinnovo il Consiglio Superiore della Magistratura, bloccato da quasi quattro anni per mancanza di accordo tra le due parti, uno stallo che pare lontano da una conclusione. Sullo sfondo, rimane l’avvicinamento di un intenso ciclo elettorale con elezioni locali, amministrative e politiche in programma nel 2023.

Intanto, la ministra dei Trasporti Raquel Sánchez ha annunciato che gli abbonamenti gratuiti potranno essere ottenuti a partire da domani, previa registrazione online.

Redazione Madrid

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