I candidati dem evitano Biden per il Midterm

Joe Biden apre la campagna per le presidenziali del 2020 a Filadelfia.
Joe Biden apre la campagna per le presidenziali del 2020 a Filadelfia. Immagine d'archivio. (ANSA/EPA)

WASHINGTON.  – Joe Biden lancia la sua campagna per le elezioni di Midterm  giovedì prossimo, in Maryland, primo comizio dopo mesi e prima tappa di un tour che lo porterà in giro per il Paese per vantare le sue vittorie, vendere l’agenda dei democratici e mettere in guardia su cosa faranno i repubblicani se conquisteranno il Congresso, come suggeriscono i sondaggi.

E come è prassi in questo appuntamento elettorale, che di solito vede vincere il partito opposto a quello che governa la Casa Bianca: dal 1934 l’unico presidente al primo mandato il cui partito non ha perso seggi nel voto di metà mandato è stato nel 2002 George W. Bush, nel primo anno della guerra in Afghanistan dopo l’11 settembre.

Le conquiste da sbandierare non mancano, anche se prevalgono i timori per l’inflazione record e la recessione: la gestione della pandemia e quella della crisi ucraina, la quasi piena occupazione, i piani da centinaia di miliardi per le infrastrutture, il clima, la sanità, la scuola, la lotta alla povertà. Ma Biden, che per anni è stato uno dei “surrogati” dem più richiesti e di successo, sin dai tempi del suo precoce endorsement a Jimmy Carter, si trova in una posizione difficile, con un livello di consenso in lieve ripresa ma sempre molto basso (secondo la media degli ultimi sondaggi di RealClearPolitics il 40,9% lo approva, il 55,8% no).

Inoltre è ampiamente ignorato nei website e negli account Twitter della  campagna democratica. E negli spot tv (almeno in uno su 5) è attaccato più spesso di quanto lo siano stati alla vigilia di Midterm Barack Obama nel 2018 e Donald Trump nel 2018. Meno del 3% degli “ads” lo menziona in modo positivo.

Come se non bastasse, i candidati nelle gare chiave negli Stati “battleground” (dove il rischio di essere a lui associato è più alto) non gli chiedono di andare a sostenerli o lo evitano quando va, secondo un’indagine del Washington Post su oltre 60 concorrenti dem nelle sfide più competitive a livello di governatori e di Congresso. Pochi dicono di volere Biden a fare campagna nei loro Stati o distretti, e molti non rispondono affatto alla domanda. Il Post ha chiesto anche se i candidati vogliono il sostegno della vicepresidente Kamala Harris, ma ha  ottenuto la stessa serie di risposte non entusiaste.

Ci sono inoltre alcuni di loro in collegi a rischio che corrono addirittura contro di lui. “Sono l’unico dem che ha votato contro le migliaia di miliardi dell’agenda Biden perché sapevo che avrebbe peggiorato l’inflazione”, si vanta in uno spot Jared Golden in Maine. Marcy Kaptur invece accusa il presidente di aver “lasciato che i produttori di impianti solari dell’Ohio fossero fatti fuori dalla Cina”. “Lei non lavora per Joe Biden, lei lavora per te”, si smarca in terza persona la deputata nel messaggio pubblicitario.

(di Claudio Salvalaggio/ANSA).

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