Coronavirus Italia: scende la curva. In classe tornano i prof No vax

Un mese dall'inizio dell'anno scolastico alla Guido Negri di Vo' Euganeo, Padova.
Un mese dall'inizio dell'anno scolastico alla Guido Negri di Vo' Euganeo, Padova. ANSA/NICOLA FOSSELLA

ROMA. – La curva dei contagi Covid in Italia scende, anche se aumentano da 21 a 60 le Province dove il calo dei casi è fermo, e diventano 5 quelle nelle quali si rileva una crescita di positivi. In un quadro generale in miglioramento a preoccupare sono però i decessi. L’allarme arriva dal Campus Bio-medico di Roma: troppi 100 morti al giorno. Intanto si guarda alla ripresa dell’anno scolastico.

Dal primo settembre prossimo decadono gli obblighi di vaccinazione per l’intero personale scolastico e quindi torneranno in cattedra anche i docenti No vax, così come i bidelli e gli amministrativi, che hanno scelto di non ricevere le somministrazioni.

Nella nota inviata venerdì dal ministero dell’Istruzione a tutte le scuole, dalle materne agli istituti superiori per le misure standard di prevenzione anti-Covid, si sottolinea infatti che le disposizioni emergenziali in vigore per la scuola “esauriscono la loro validità al 31 agosto prossimo e, in assenza di ulteriori specifiche proroghe o rinnovi, non prolungano i loro effetti nel prossimo anno scolastico 2022/2023”.

L’immunizzazione rientrava nelle norme inserite per il contrasto all’emergenza. “L’unico obbligo in questo momento che resta vigente riguarda il personale sanitario”, dice il ministro della Salute, Roberto Speranza, dal palco del Meeting di Cl a Rimini richiamando alla “responsabilità” e sottolineando che “non avere più un obbligo non significa che il virus è scomparso”.

Restano in vigore le regole come divieto di accedere nelle strutture scolastiche con sintomi influenzali o febbre superiore a 37,5 gradi, sanificazione delle classi sia ordinaria sia straordinaria, in presenza di uno o più casi di positività, e ricambi d’aria. Protesta la Uil Scuola: “Distanziamento, misure stabili contro il sovraffollamento delle classi, mappatura degli interventi tecnici per il ricambio d’aria: tutte questioni ancora aperte”.

Secondo il dg dell’Istituto Spallanzani, Francesco Vaia “i numeri del Covid scendono ma non aspettiamo inerti l’autunno che verrà presto. Dobbiamo mettere in sicurezza scuole, trasporti e luoghi della socialità o saremo punto e a capo. Al 20 agosto ancora non si vedono azioni concrete su questo fronte”. Non cambiano poi le norme sull’ isolamento dei positivi.

Lo ribadisce Speranza: “È un fatto di precauzione che se una persona è positiva non vada in giro. Penso che questa sia una regola ancora giusta in questo momento”. Il bollettino quotidiano del ministero della Salute parla di 24.394 nuovi contagi nelle ultime 24 ore (erano 24.691 il giorno precedente) mentre le vittime sono 88, in calo rispetto alle 124 del rilievo precedente. I tamponi effettuati sono 164.805.

I ricoveri in terapia intensiva registrano un -4 per un totale di 256 e 254 in meno nei reparti ordinari per un totale di 6.528. Scendono di 16.795 gli attualmente positivi che si attestano a 782.628. Da inizio pandemia il totale dei casi è di 21.630.998 e quello dei decessi di 174.659.

Sul numero dei decessi il direttore dell’Unità di Statistica medica ed epidemiologia molecolare del Campus Bio-medico di Roma, Massimo Ciccozzi ritiene “inammissibile avere oltre 100 morti al giorno di Covid. Così non è possibile convivere con il virus. Bisogna chiarire le cause”.

A livello territoriale, le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell’ Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘M.Picone’, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), sulla base dei positivi ai test molecolari, evidenziano una ripresa della crescita in 5 Province (Potenza, Catanzaro, Cosenza, Isernia, Vibo Valentia) mentre sono altre 39 quelle in cui si rileva la fermata della discesa della curva dei casi positivi, che si aggiungono alle 21 di due giorni fa. Per quanto riguarda le reinfezioni, dice l’Istituto superiore di Sanità (Iss) nel suo Report esteso, sono in lieve diminuzione: 12,9% rispetto al 13,44%.

Per i vaccini, nell’ultima settimana, quarte dosi praticamente stabili: 2.127.480, appena 73.475 in più rispetto alla settimana precedente, mentre da inizio campagna vaccinale (27 dicembre 2020) al 17 agosto scorso sono state 140.124.654 le dosi somministrate. Infine sequenziato il primo caso di Omicron Centaurus (BA.2.75) in Sardegna.

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