Cade da pontile raffineria, muore operaio a Cagliari

Iniziativa sindacale della Cisl di Napoli nella giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro con l'esposizione su un marciapiede di 27 caschi gialli
Iniziativa sindacale della Cisl di Napoli nella giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro con l'esposizione su un marciapiede di 27 caschi gialli. Archivio ANSA / CIRO FUSCO

CAGLIARI. – È caduto in mare mentre lavorava su un pontile e non è più riemerso. È morto così Stefano Nonnis, 42 anni di Santadi, un centro di poco più di tremila abitanti nel sud Sardegna. Ha perso la vita mentre era impegnato con la ditta d’appalto Turismar a smontare un ponteggio sospeso sull’acqua a 2 metri di altezza, su uno dei moli in cui attraccano le petroliere che riforniscono la raffineria Saras a Sarroch, nella città metropolitana di Cagliari.

L’incidente è avvenuto intorno alle 9.30. Gli operai della ditta esterna stavano smontando i ponteggi quando Nonnis, per cause non ancora accertate, è caduto in mare. Un volo di alcuni metri: il 42enne è stato inghiottito dall’acqua senza più riemergere. I colleghi hanno cercato di aiutarlo, ma inutilmente. Nel giro di pochissimo al pontile sono accorsi gli uomini del servizio emergenze interno alla raffineria, ma ormai per l’operaio di Santadi non c’era più nulla da fare.

Il corpo è stato recuperato poco dopo dai sommozzatori dei vigili del fuoco. A Sarroch sono quindi arrivati i carabinieri della Compagnia di Cagliari, i colleghi del Nucleo ispettorato del lavoro e gli esperti sugli infortuni dello Spresal, che si stanno occupando di ricostruire nei dettagli l’incidente. La Procura di Cagliari ha aperto un fascicolo, al momento contro ignori, con l’ipotesi di reato di omicidio colposo. Sequestrate le attrezzature e l’equipaggiamento utilizzato dalla vittima. Salgono quindi a 15 le morti bianche in Sardegna dall’inizio dell’anno.

Immediata la presa di posizione dei sindacati. “Un incidente mortale che certifica quanto sulla sicurezza nei luoghi di lavoro l’attenzione non sia abbastanza alta”, denunciano i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil annunciando per domani dalle 8.30 uno sciopero di tutti i lavoratori negli appalti metalmeccanici. L’Usb invece rilancia la richiesta di introdurre nel codice penale il delitto di omicidio colposo sul posto di lavoro.

Dalla Sardegna alla Toscana e alla Sicilia. Un operaio della siderurgia è rimasto vittima di un infortunio nell’acciaieria Jsw di Piombino (Livorno): una barra gli ha schiacciato una mano durante un fase delle lavorazioni. L’uomo è stato trasferito in ospedale a Firenze per un intervento.

Sarà invece eseguita domani l’autopsia su Nicolò Caruso, l’operaio specializzato dell’azienda Sirti, di 60 anni, morto folgorato la serata dell’11 agosto mentre eseguiva un intervento di riparazione su una linea di media tensione a Caltagirone. L’esame è stato richiesto dalla Procura che ha emesso un avviso di garanzia nei confronti di sei persone: tra gli indagati due vertici romani e uno di Catania di E-Distribuzione spa (ex Enel Distribuzione), e due residenti nella contrada dove è stato eseguito l’intervento.

(di Manuel Scordo/ANSA)

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