Continua a crescere l’inflazione: 10,8 per cento a luglio

Cresce l'inflazione
Cresce l'inflazione a gennaio

MADRID – L’inflazione continua a crescere. Superata la frontiera della doppia cifra, non arretra. Stando a quanto pubblicato dall’Istituto Nazionale di Statistica, l’Indice dei Prezzi al Consumo, nel mese di luglio, avrebbe raggiunto il 10,8 per cento. E, quindi, registrato una crescita dello 0,6 per cento, due decimi meno che lo scorso mese di giugno. Dal 1984 l’inflazione non raggiungeva tassi tanto elevati.

Anche l’inflazione sottostante, più precisa in quanto non prende in considerazione l’indice degli alimenti non trasformati e quello energetico soggetti a comportamenti volatili, è aumentata di due decimi per raggiungere il 6,1 per cento. È la più alta dal 1993

L’incremento dell’inflazione è attribuito soprattutto a quello dei prezzi degli alimenti, delle bibite non alcoliche e dell’energia. E in minore proporzione alla spesa per l’abbigliamento. Verso il basso, invece, la curva dei prezzi del carburante.

Il bicchiere mezzo pieno. Sempre stando all’Istituto Nazionale di Statistiche, la crescita dell’inflazione registrata nel mese di luglio sarebbe due decimi inferiore a quella rilevata il mese precedente. Potrebbe essere un indizio, pronosticano alcuni esperti pur invitando alla cautela, di un timido segnale di inversione di tendenza. O, almeno, una decelerazione.

L’inflazione armonizzata, così chiamata perché impiega criteri standard suggeriti dall’Unione Europea e permette la comparabilità dei dati dei paesi della “zona euro”, è stata del 10,8 per cento. Vale a dire, ha registrato una crescita negativa dello 0,5 per cento.

Cresce l’economia

Se dal fronte dell’inflazione le notizie non sono  gratificanti, lo stesso non si può dire di quelle sul versante della crescita dell’economia. Il Prodotto Interno Lordo spagnolo, nell’ultimo trimestre, è cresciuto dell’1,1 per cento. Lo certifica l’Istituto Nazionale di Statistiche. Anche il trimestre precedente era cresciuto, ma di appena lo 0,2 per cento. In termini interannuali, il tasso di crescita del Pib è stato del 6,3 per cento, simile a quanto registrato nel primo trimestre dell’anno. E così, nonostante un contesto reso complesso dalla guerra in Ucraina, la crisi energetica, il tasso d’inflazione assai elevato e un futuro caratterizzato dall’incertezza, l’economia spagnola continua a crescere. Una tendenza assai diversa da quella manifestata, ad esempio, dagli Stati Uniti che si considera sia entrato in “recessione tecnica”.

A contribuire alla crescita del Prodotto Interno Lordo è stata la spinta del consumo (3,6 per cento), specialmente quello delle famiglie, e il maggior dinamismo degli investimenti. Questo che ci siamo appena lasciati alle spalle è il quinto trimestre consecutivo di crescita. Ed è stato superiore a quanto previsto dalla Banca di Spagna.

Redazione Madrid

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