Bin Salman da Macron, l’ira della fidanzata di Khashoggi

Primo piano del principe ereditario dell'Arabia Saudita, Mohammad bin Salman. Khashoggi
Il principe ereditario dell'Arabia Saudita, Mohammad bin Salman. EPA/ALEXEI DRUZHININ/SPUTNIK/KREMLIN / POOL

PARIGI.  – “É indegno”: polemiche e proteste in Francia e non solo per la decisione di Emmanuel Macron di accogliere tra gli ori dell’Eliseo il principe ereditario saudita Muhammad bin Salman, accusato di violazioni dei diritti umani nonché di un presunto coinvolgimento nell’omicidio del giornalista, Jamal Kashoggi, nel 2018 nel consolato di Riad a Istanbul.

La fidanzata turca del giornalista ucciso, Hatice Cengiz, si dice “scandalizzata e indignata” per il fatto che il presidente francese “riceva con tutti gli onori il carnefice del mio fidanzato”.  Secondo un’inchiesta turca e della Cia, il cosiddetto “MBS” avrebbe avuto un ruolo nell’omicidio di Khashoggi.

Bin Salman,  leader di fatto del regno petrolífero del Golfo, è stato accolto all’aeroporto parigino di Orly da uno dei pesi massimi del governo, il  ministro dell’Economia, Bruno Le Maire, e in giornata ha avuto una serie di incontri nella Ville Lumière prima della cena di lavoro con Macron, nel palazzo presidenziale in rue du Faubourg Saint-Honoré.

Critiche sono state espresse da organizzazioni per la difesa dei diritti umani come Amnesty International. “Sono profondamente turbata dalla visita, per ciò che questo significa per il nostro mondo e per Jamal (Khashoggi) e persone come lui”, ha deplorato alla France Presse la segretaria generale dell’Ong, Agnes Callamard.

L’invito di Macron a Salman suscita  proteste anche tra le fila dell’opposizione a gauche.  Su Twitter, l’ex candidato ecologista alle presidenziali, Yannick Jadot (EELV), si interroga polemicamente sul menu della cena tra Macron e MBS: “Il corpo smembrato del giornalista Khashoggi? Il caos climatico? La pace e i diritti umani? (…) No! Petrolio e armi! Esattamente il contrario di ciò che bisognerebbe fare”.

Dinanzi alle polemiche, la premier Elisabeth Borne garantisce che l’impegno della Francia “per i diritti umani non è in discussione” e fonti dell’Eliseo fanno sapere la questione dei diritti umani resta al centro dell’incontro. Aurore Bergé, capogruppo del partito macronista all’Assemblée Nationale, respinge le accuse a Macron e, anzi, considera “importante” che il presidente possa ricevere tutti i suoi “interlocutori”, visto anche l'”attuale contesto legato alla crisi ucraina e alle notevoli sfide energetiche che abbiamo dinanzi a noi”, ha detto su Franceinfo.

La prima visita di MBS nell’Unione europea  dall’uccisione di Khashoggi –  prima di Parigi il principe ereditario è stato mercoledì ad Atene  – contribuisce ad una sua ulteriore “riabilitazione” internazionale, dopo la recente missione del presidente Usa, Joe Biden, in Arabia Saudita. Macron già lo incontrò a dicembre a Gedda.

“La guerra in Ucraina – è la cruda osservazione di Camille Lons, ricercatrice associata presso ‘l’Institut international pour les études stratégiques di Parigi – ha rimesso i Paesi produttori di energia al centro della scena e loro ne approfittano”. Quanto ai Paesi occidentali, oggi fanno prova di “pragmatismo”: davanti a “prezzi dell’energia che esplodono, ovviamente i diritti umani in Arabia saudita non sono più la priorità in agenda”.

(di Paolo Levi/ANSA).

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