Calcio a 5: Club Deportivo Candelero lascia il segno dentro e fuori dal parquet

Quel sogno nato 36 anni fa, ha aiutato bimbi, adolescenti e adulti della comunità a crescere non solo a livello sportivo, ma anche sociale.  

CARACAS –  Il politico sudafricano Nelson Mandela affermava che “Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di suscitare emozioni. Ha il potere di ricongiungere le persone come poche altre cose. Ha il potere di risvegliare la speranza dove prima c’era solo disperazione”.

In Venezuela, nella zona di Ocumare del Tuy (stato Miranda), nel 1986  Cesar Magallanes ed i padri Salesiani di Brasile decisero di creare una scuola di calcio a 5 chiamata “Club Deportivo Candelero”, il nome é in onore della zona dove nasce la squadra. Quel sogno nato 36 anni fa ha aiutato bimbi, adolescenti ed adulti della comunità a crescere non solo a livello sportivo, ma anche sociale.

I fondatori del Club Deportivo Candelero sapevano nella loro regione erano molti i giovani che vivevano e vivono tutt’oggi una crisi d’identità capace di innescare sentimenti di insicurezza, vulnerabilità e fragilità. Ed è proprio in un contesto simile che lo sport, come veicolo educativo, ha un ruolo centrale, poiché forma le persone in quanto tali, ancor prima degli atleti.

La squadra dello stato Miranda ha anche fatto il salto tra i professionisti partecipando nel campionato maschile e femminile.

A livello maschile, in questo 2022, nella Liga Futve Sala il Club Deportivo Candelero é stato una delle rivelazioni del campionato andando vicinissima alla qualificazione ai quarti di finale, a dimostrazione di come lo sport sia un veicolo di inclusione, aggregazione e partecipazione con un ruolo sociale fondamentale, che permette lo sviluppo di capacità e abilità essenziali per una crescita equilibrata.

Nel torneo in rosa, la Liga FutVe Sala Femenina, dopo un inizio sottotono le ragazze del Club Deportivo Candelero sono andate vicinissime al passaggio del turno. Invece nella Liga Futve Futsal Jr 2, i ragazzi dell’Under 17 si sono laureati campioni.

(di Fioravante De Simone / redazione Caracas)

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