Snam: 2 miliardi di metri cubi in stoccaggi di gas

La sede della Snam a San Donato Milanese, 22 febbraio 2021.
La sede della Snam a San Donato Milanese, ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

MILANO.  –  Snam ha iniettato nei propri depositi di stoccaggio quasi 2 miliardi di metri cubi di gas allo scorso 25 luglio. Un contributo determinante per la sicurezza energetica del Paese, effettuato in qualità di “acquirente di ultima istanza”, come previsto dal Governo, senza effetti economico-finanziari sui conti.

Si è chiuso nel contempo il semestre con ricavi in crescita del 9,7% oltre quota 1,59 miliardi di euro. In calo dello 0,7% il margine operativo lordo a 1,15 miliardi di euro, a seguito della riduzione di 64 milioni della remunerazione del capitale investito (Wacc) fissata dall’Arera.

É salito invece dell’1,7% a 646 milioni l’utile netto, per effetto anche del contributo delle partecipate, mentre cresce a 1,13 miliardi la stima per l’utile netto di fine esercizio. In calo gli investimenti tecnici a 537 milioni di euro e l’indebitamento da 14,02 a 12,82 miliardi di euro. Poco mosso il titolo in borsa dove è salito dello 0,3%.

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Secondo l'amministratore delegato di Snam Stefano Venier i risultati del primo semestre "confermano la solidità del nostro core business, la positiva performance operativa e la crescita del contributo dei nuovi business e delle società partecipate".

Con gli stoccaggi e i due recenti contratti di acquisizione di rigassificatori galleggianti che "insieme assicureranno i 2/3 dei flussi di gas dalla Russia" il Gruppo assume "un ruolo sempre più centrale per la sicurezza e la diversificazione degli approvvigionamenti dell'Italia e dell'Europa". "Siamo anche impegnati ad abilitare la transizione energetica – ha aggiunto Venier – come dimostra il nostro supporto alla quotazione di De Nora, la principale Ipo europea dall'inizio della guerra tra Russia e Ucraina".

Quanto agli stoccaggi, la capacità complessiva gestita da Snam al 30 giugno 2022, comprensiva dello stoccaggio strategico, risulta pari a 16,5 miliardi di metri cubi ed è "la più elevata in Europa in questo periodo di difficoltà di approvvigionamento in tutto il continente", sottolinea Venier.

Con i due miliardi iniettati, di cui 760 milioni necessari per il funzionamento della rete, la percentuale di riempimento dei depositi di gas ha raggiunto circa il 71% della capacità complessiva. Un dato "in linea con il progressivo raggiungimento dell'obiettivo di riempimento di almeno il 90% della capacità di stoccaggio nazionale stabilito dal ministero della Transizione Ecologica".

(di Paolo Verdura/ANSA).

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