Il PSOE spinge per la tassa extra a grandi società con i nuovi portavoce

MADRID — Riscuotere i proventi di una nuova tassa straordinaria per grandi società a partire dal 2023. È l’obiettivo del Partito Socialista spagnolo, già anticipato dal suo leader Pedro Sánchez. Ora, a dare dettagli su come passare alla pratica ci hanno pensato i nuovi portavoce della formazione, appena entrati incarica dopo la riunione del Comitato Federale socialista di sabato. “È giusto ed è di buon senso che si possa ridistribuire per finanziare, soprattutto, il sostegno alle persone più vulnerabili”, ha detto la neo vice-segretaria generale Maria Jesús Montero, ministra del Tesoro, intervistata da La Sexta. “Vogliamo registrare una proposta di legge entro il primo agosto”.

La nuova imposta sui “profitti extra” di compagnie energetiche e banche è stata una delle principali scommesse del premier Sánchez per cercare nuovo slancio in favore del governo e del PSOE dopo un periodo complicato, per frizioni con soci di maggioranza e la sconfitta elettorale in Andalusia. E il messaggio già lanciato dal primo ministro in occasione del ‘dibattito sulla nazione’ è stato ribadito oggi dai nuovi messaggeri pubblici socialisti.

“Non deve succedere ciò che è successo con la precedente crisi, e cioè che siano i lavoratori a dover subire le principali conseguenze di questa crisi legata alla guerra”, ha affermato su Radio Nacional la altresì ministra dell’Istruzione Pilar Alegría, da sabato incaricata del ruolo di portavoce del partito. “Le grandi compagnie energetiche e le grandi società finanziarie devono fare la loro parte, ha aggiunto Patxi López, nuovo portavoce socialista al Congresso dei Deputati.

Parlando a La Sexta, Montero ha fornito più dettagli in merito ai prossimi passi da compiere, spiegando che il progetto di legge verrà discusso con gli alleati di governo di Unidas Podemos prima di essere presentato in Parlamento. L’obiettivo, ha affermato, è che le nuove tasse inizino a funzionare da inizio 2023, riferendosi ai profitti del 2022.

“Ciò su cui siamo d’accordo è che non si potrà compensare questa nuova imposta con un aumento dei costi per il consumatore”, ha affermato. Spiegando poi che, invece, “nel progetto di legge non entrerà nessuna modifica del codice penale”, come avevano chiesto i partner politici per castigare chi tenti di far pagare ai clienti tali tasse.

Le prime interviste dei nuovi portavoce socialisti sono arrivate in un giorno festivo per alcune comunità autonome, tra cui Madrid e la Galizia (la regione del leader del Partito Popolare Alberto Feijóo) per San Giacomo Apostolo: in giornata non ci sono stati particolari repliche dell’opposizione a quanto espresso dai socialisti. In occasioni precedenti, il PP aveva chiesto al PSOE di spiegare “nei dettagli” come intendesse non far pagare l’imposta ai cittadini.

“Di recente sono stata con uno dei massimi dirigenti di un gruppo finanziario spagnolo, che mi ha dato ragione”, ha affermato Alegría a una domanda sulle critiche della Banca di Spagna alla tassa straordinaria proposta dal governo.

Redazione Madrid

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