Siria: guerra tra Israele e Iran, raid russi su Idlib

Un carro armato israeliano al confine Israele-Siria nelle Alture del Golan.
Un carro armato israeliano al confine Israele-Siria nelle Alture del Golan. Archivio.EPA/ATEF SAFADI

BEIRUT.  – Dopo la visita del presidente Usa Joe Biden in Medio Oriente e il summit tripartito russo-iraniano-turco a Teheran, la scacchiera siriana torna a infiammarsi con un inasprimento delle attività militari da parte delle varie potenze straniere, coinvolte in una guerra che va avanti da più di 11 anni e che, solo tra i civili, ha ucciso secondo l’Onu più di 300mila persone.

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La Russia è tornata a bombardare il nord-ovest del Paese, colpendo aree controllate dalla Turchia e abitate da civili, e uccidendo – secondo fonti sul terreno – almeno sei civili, quattro dei quali bambini di meno di dieci anni e appartenenti a una stessa famiglia.

A Istanbul, intanto, i ministri della difesa russo Serjei Shoigu e turco Hulusi Akar hanno ribadito il fatto che la presenza militare americana in Siria è "illegittima". I due hanno anche assicurato l'intenzione di mantenere il cessate il fuoco nel nord-ovest del Paese, in base all'accordo russo-turco del 2020. A Israele invece è stato attribuito un raid aéreo notturno che – secondo fonti sul terreno – ha colpito e distrutto nei pressi di Damasco una fabbrica iraniana di droni militari, simili a quei velivoli senza pilota lanciati nei giorni scorsi dagli Hezbollah libanesi verso obiettivi israeliani.

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Tutto questo avviene a pochi giorni dalla missione nella regione di Biden, che ha tentato di consolidare l'alleanza con Israele e l'Arabia Saudita. Gli Stati Uniti sono presenti militarmente in Siria, nella zona nord-orientale e orientale, ricca di petrolio e altre risorse energetiche. Proprio i militari Usa nelle ultime ore hanno condotto arresti contro presunti esponenti dell'Isis nel nord-est della Siria, in collaborazione con miliziani arabi e curdi della coalizione guidata in Siria dal Partito dei lavoratori curdi (Pkk).

Il Pkk, ostile alla Turchia e rivale del governo centrale siriano di Damasco, ha intensificato da parte sua le attività militari in tutto il nord-est e ha condotto con le forze Usa in Siria una serie di esercitazioni militari. Ma nei giorni scorsi i leader del Pkk in Siria hanno incontrato anche i vertici militari russi nel Paese.

Il Pkk è preoccupato di una possibile offensiva militare turca nel nord e nel nord-est della Siria. Ma all'ultimo Summit tripartito, il presidente russo Vladimir Putin e quello iraniano Ebrahim Raisi hanno chiesto al collega turco Recep Tayyep Erdogan di abbandonare l'idea di una "marcia trionfale". Secondo fonti di stampa panaraba vicine ai colloqui tripartiti di Teheran, Russia e Iran avrebbero infatti accordato alla Turchia un margine di manovra militare assai più contenuto.

É nelle zone sotto controllo turco che si sono registrati i pesanti bombardamenti aerei russi. Secondo l'Osservatorio nazionale per i diritti umani, 4 bambini sono morti assieme ad altri due adulti. Tra le vittime c'è anche un miliziano di una formazione considerata "terrorista". Il raid di Mosca su Idlib è forse in risposta, scrivono oggi i media siriani, al lancio ieri di due droni armati contro la base russa di Hmeimim, sulla costa siriana.

(di Lorenzo Trombetta/ANSA).

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