Zelensky: le armi occidentali fanno la differenza

Il presidente di Ucraina Volodymyr Zelensky. (ANSA)

ROMA. – Le moderne armi occidentali stanno facendo la differenza nella guerra contro i russi: Volodymyr Zelensky ha inviato un messaggio di ottimismo al suo popolo, a quasi cinque mesi dall’inizio del conflitto, sottolineando che la resistenza sta mettendo a dura prova il nemico, soprattutto nel sud.
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Nel Donbass, invece, l’esercito invasore continua a premere, con la consueta pioggia di raid sulle città di Sloviansk e Kramatorsk. Le autorità locali hanno denunciato che sono stati distrutti edifici, intrappolando dei civili tra le macerie.

L’arrivo dell’artiglieria a lungo raggio, a partire dagli efficienti e precisi lanciarazzi americani Himars, ha costituito una volta nella guerra, ha sottolineato Zelensky nel suo consueto video-messaggio alla nazione. Le sue truppe adesso sono in grado di infliggere “perdite significative” al nemico, che al contrario è sempre meno in grado di “mantenere le posizioni sui territori conquistati”. Il capo delle forze armate Valeriy Zaluzhniy ha confermato che la situazione sul terreno si è “stabilizzata”, anche perché gli Himars garantiscono “attacchi chirurgici sui posti di controllo nemici, munizioni e depositi di stoccaggio”.

L’ottimismo degli ucraini sembra suffragato dai fatti. La Cnn ha identificato una ventina di attacchi nell’ultimo mese dietro le linee russe nelle regioni di Donetsk, Lugansk, Mykolaiv e Kherson. Anche secondo l’intelligence britannica, a quanto punto del conflitto, la Russia si trova di fronte ad bivio: schierare le riserve per forzare la mano nel Donbass oppure rafforzare il proprio contingente nel sud, dove si concentrano gli ucraini.

Sul fronte principale l’Armata negli ultimi giorni ha ripreso a intensificare gli attacchi dopo la pausa operativa.

L’obiettivo primario in questa fase appare la conquista di Siversk e Bakhmut, prima di lanciare l’offensiva sulle due grandi città dell’oblast di Donetsk. Il capoluogo, Kramatorsk, è stato nuovamente colpito dal cielo: un missile è caduto in un giardino intorno ad alcuni edifici nel cuore della città. Le autorità hanno parlato di almeno un morto e dieci feriti. Anche Sloviansk continua ad essere bersagliata. Il sindaco ha riferito che nell’ultimo attacco sono stati distrutti dei palazzi, ed un numero imprecisato di persone sono rimaste sotto le macerie.

Nel Mar Nero i russi hanno lanciato sette missili sulla regione di Odessa. Secondo Kiev, hanno centrato un villaggio ferendo almeno sei persone, tra cui bambino. Mosca invece ha replicato che gli attacchi hanno distrutto una scorta di munizioni fornita dagli occidentali. Anche Mykolaiv è costantemente sotto il fuoco russo. Il sindaco Oleksandr Sienkevych ha avvertito che il numero dei missili lanciati ogni giorno supera di gran lunga le capacità delle difese antiaeree.

(di Luca Mirone/ANSA).

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